È questo uno di quei racconti fine Ottocento, uscito dalle pagine del libro “Cuore” o dai romanzi di Charles Dickens? Niente affatto. Questa è una storia del Terzo Millennio, venuta fuori, contrariamente forse a tante altre che rimangono nascoste per pudore o per superficialità, dalla diretta testimonianza di chi l’ha vissuta e grazie all’interessamento degli operatori di un centro educativo coi quali il bambino si è confidato.
Si chiama Andrea, è un bambino italiano e la storia è ripotata dalla Stampa.
Lui, ben sapendo delle gravi difficoltà economiche della famiglia, finge ogni giorno di dimenticare le matite e i quaderni dinanzi alle maestre: ho scordato matite colorate e album a casa
A 11 anni Andrea, che ha appena concluso la prima media e vive a Milano, va scuola appunto senza pastelli e fogli, fingendo, quando gli viene chiesto di prenderli, di averli dimenticati a casa, ma la verità è diversa, come abbiamo visto.
Fra l’altro, racconta sempre La Stampa, a casa con lui, oltre a papà e mamma, ci sono altri 3 fratellini di 2, 6 e 9 anni: lui è il più grande.
I genitori fanno fatica a sostenere le spese scolastiche, considerato che, per esempio, un album da disegno di soli 10 fogli costa anche 8 euro, per cui, aggiungere agli altri costi per vivere anche questa spesa, compresi libri, matite ecc., moltiplicati poi per i 4 figli, significherebbe tagliare altrove, per cui è diventato insostenibile per il nucleo famigliare di Andrea acquistare il materia didattico utile per la scuola.
E il ragazzino è cosciente delle condizioni economiche in cui versa la sua famiglia e ne è imbarazzato, dunque, davanti agli insegnanti, preferisce far finta di essere smemorato ed aver dimenticato tutto a casa.
Rispondendo a La Stampa, un educatore spiega: “Nonostante la Dote scuola, che è riuscita a tamponare solo in parte le esigenze dell’inizio d’anno scolastico, dopo pochi mesi, le difficoltà erano già venute a galla. E così Andrea ha pensato che mentire per “prendere tempo” fosse una buona soluzione. Tanti compagni non ricordano di portare la colla, i pastelli. Così anche io ho finto di essere smemorato: ho detto di aver dimenticato l’album, la professoressa non sa che non ce l’ho proprio. Ma era troppo difficile dirle la verità, mi vergognavo. Ho mentito ma mi sembrava che tutti sapessero”.
Secondo le educatrici, il problema è che la mancanza di materiale scolastico ha spinto Andrea, solitamente molto interessato alle lezioni, a non partecipare più con lo stesso entusiasmo.
Ora però, saputa la situazione del nucleo famigliare di Andrea, la struttura milanese ha deciso di regalare a lui e ai suoi fratellini del materiale per il nuovo anno scolastico, anche se i problemi economici non sono venuti meno.
A questo scopo, vengono riportati i dati denunciati da Save the Children, secondo cui “quasi un adolescente su quattro, il 23,9%, inizia l’anno scolastico senza aver potuto acquistare tutti i libri e il materiale scolastico, 1 adolescente su 10 vive in condizioni di grave deprivazione materiale e più di 1 ragazzo su 4 che vive in questa condizione pensa che non riuscirà a finire la scuola e sarà costretto ad andare a lavorare. Le gite scolastiche sono un obiettivo irraggiungibile per il 24% degli studenti, così come i corsi di lingua per il 17,4%”.
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