Sono un insegnante non lontanissimo dalla pensione e così comincio a informarmi sulla realtà della quiescenza in Italia.
Voci captate da miei colleghi già a riposo mi sono purtroppo state confermate da esperti previdenziali: la liquidazione arriva dopo “qualche” anno…
Approfondendo la storia di quest’istituto – che pare esistere solo da noi – scopro che esso si chiama anche “salario differito” ed è nato con la funzione di permettere al neopensionato di (soprav)vivere prima di iniziare a percepire la pensione vera e propria.
L’intenzione è beninteso ottima, ma se il differimento è così lungo nel tempo come si fa a vivere di una liquidazione che non c’è nell’attesa che arrivi il primo assegno previdenziale?
Quasi quasi la situazione sembra ribaltarsi: arriva prima la pensione e poi la liquidazione!
Daniele Orla
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