“Per risolvere il problema del precariato e soddisfare le attese di altri 150.000 docenti rimasti fuori dalle graduatorie ma abilitati alla professione”.
“Tutti i nuovi docenti abilitati potrebbero essere inseriti in una IV fascia dopo il nuovo concorso, come nel 1999”, scrive Anief. “Graduatorie uniche nazionali a tutti i livelli, anche d’istituto e per il personale Ata, con assegnazione incarichi per via telematica”.
Inoltre l’attesa è per giovedì 27 marzo quando la Corte di Giustizia Europea deciderà la sorte dei 300.000 precari della scuola.
“Tanti sono i docenti e il personale Ata inseriti nelle graduatorie da cui negli ultimi due anni sono chiamati 140.000 supplenti, la maggior parte al termine delle attività didattiche, per far risparmiare allo Stato le due mensilità di luglio e agosto, nonostante i posti siano vacanti e disponibili e non vi siano ragioni sostitutive di personale titolare assente: il 13,8% dell’organico necessario per far funzionare le scuole, una percentuale scesa di due punti percentuali rispetto al 2007, dopo la cancellazione di 124.000 posti ad opera dei piani di razionalizzazione (- 94.000 tolti ai precari e – 30.000 mancate assunzioni dal turn-over), quando i supplenti erano 233.000 e il tasso di precarietà era del 15,9%, il più alto tra i comparti del Pubblico impiego”.
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