Il Veneto anticipa i tempi sulla regionalizzazione della scuola? A sostenerlo un comunicato dell’Anief che fa riferimento a una dichiarazione del governatore Luca Zaia: “occorre gestire il personale come avviene per la Sanità”, che ha pure ribadito che la proposta non riguarda la nazionalità o l’origine degli insegnanti, ma piuttosto l’efficienza della gestione: “qui può venire a lavorare anche un siciliano, i bandi sarebbero aperti a tutti”.
Se per un verso l’Anief si dichiara pronta a ricorrere alla Corte costituzionale, dall’altro afferma: “La realtà è che già esiste la scuola dell’autonomia. Solo che non esistono insegnanti siciliani o veneti ma italiani. Piuttosto che lasciarsi andare a facili stereotipi che neanche vogliamo commentare, i presidenti di regione, come i rappresentanti del Governo, dovrebbero piuttosto interrogarsi sul perché non è possibile realizzare livelli essenziali di prestazione omogenei relativamente a un diritto allo studio che rimane anch’esso tra i principi cardine della nostra carta fondamentale”.
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