“Nei prossimi giorni tutte le scuole riceveranno dal Miur specifiche Linee guida per la redazione del loro Piano Digitale, declinazione interna a ciascun istituto del Piano generale.
Il documento sarà collegato, anche in vista delle prossime iscrizioni, al nuovo Piano triennale dell’offerta formativa che servirà alle famiglie per fare la loro scelta”: Questa è la comunicazione rilasciata dal Miur. Essa si inserisce in un dinamismo ed entusiasmo degli animatori digitali molto favorevole e coerente con le richieste ministeriali, guidate dal criterio ideale di portare avanti un PNSD a costo zero, massimizzando i risultati. Rimango sorpreso di quanta professionalità riusciamo ad esprimere, attraverso le iniziative della settimana digitale, la progettazione di modelli di analisi dei bisogni formativi e dei Piani Digitali.
Purtroppo tutto questo ha una cornice che rimanda al Nulla economico, cioè a un riconoscimento monetario uguale a zero. Il Miur si guarda bene dal dare indicazioni in tal senso. Qualche Animatore azzarda l’ipotesi (quota Fis o “premialità”) , ma queste sono condizionate dalle decisioni che adotterà ogni istituto, le quali rimandano alle storie professionali e culturali dei decisori.
Pertanto si potranno avere (si basi al verbo che ho utilizzato) situazioni a macchia di leopardo, cioè di Istituti che riconosceranno questo immane impegno dell’AD e altri invece che ignoreranno concretamente il suo lavoro, ritenendolo dovuto o comunque rientrante nel novero delle attività di volontariato professionale.
Mi chiedo: non era preferibile una decisione centrale come quelle riguardanti le risorse destinate alla formazione dell’Ad e alla realizzazione dei progetti? Ma torniamo al discorso iniziale. Come reagiranno gli AD, quando il Ministero emanerà le linee guida per il piano digitale, nel frattempo già inserito nel PTOF e in molti casi già approvato?
Azzardo un’ipotesi: considerato il comportamento fin qui “certificato” di totale e gratuita dedizione alla causa (PNSD), probabilmente la maggior parte rimetterà mano al lavoro già consegnato. Sbuffando, ma alla fine riaccendendo il pc o altro dispositivo per modificarlo. Vorrei tanto prendere una “cantonata”, ma temo che sarà così. Staremo a vedere.
Ultima considerazione: Il Miur sta attuando una strana tempistica :le linee guida saranno pubblicate dopo la digitazione del Piano; la formazione sarà post non ante l’impegno professionale degli AD, avvallata anche da una faq ministeriale che ha autorizzato l’inversione della sequenza , sconfessando così la data d’inizio dell’attività di animazione per marzo-aprile 2016.
Questa attività, solo apparentemente insensata, del Miur è in parte favorita dalla disponibilità degli Animatori Digitali a farsi coinvolgere in un progetto molto incerto nei risultati, anche per la mancanza di soggetti intermedi.
E questo il Miur lo sa perfettamente che ha a disposizione tanti docenti gratis, che riusciranno a “entificare” (M. Heidegger)
professionalità, esibendo poi questo alto profilo come una prova che la “Buona scuola” è un progetto che funziona. Inoltre, sarà difficile ottenere un contratto economico adeguato alla nostra funzione strategica per il futuro del paese , finché ci sarà questo volontariato professionale. Anche se dotato di ali e sicuramente utile alle nuove generazioni.
Peccato però, che gli eventuali riconoscimenti e apprezzamenti verbali non diventano moneta di scambio per comprare il pane, un libro, pagare bollette…