Anita Di Giuseppe (IdV): personale docente inidoneo e ruoli Ata
Interrogazione a risposta scritta
On. Anita Di Giuseppe
On. Pierfelice Zazzera
Al Ministro del’’istruzione università e ricerca
Per sapere, premesso che:
– l’inizio di ogni anno scolastico è puntualmente caratterizzato dal riscontro di vari problemi, più o meno previsti o prevedibili;
– in Molise in questi giorni sono terminate le operazioni di nomina a tempo determinato del personale docente ed Ata. Dopo la stipula di contratti a tempo indeterminato per 120 docenti, gli Ambiti territoriali degli Uffici scolastici hanno provveduto a nominare il personale supplente;
– gli istituti scolastici lamentano difficoltà innanzitutto a causa della mancata nomina del personale di segreteria conseguente, secondo quanto dichiarato, alla volontà del Miur di riconvertire il personale docente inidoneo, a tale mansione;
– un provvedimento di questo tipo appare, allo scrivente, ingiusto, vessatorio e irrispettoso nei confronti di docenti che hanno gravi patologie;
– da un’analisi delle nomine fatte, di seguito riepilogate, considerando i posti interi e gli spezzoni accorpati, risulta evidente come le disponibilità per le immissioni in ruolo fossero superiori a quanto consentito dal MIUR, confermano l’utilità di tanti precari che, con il loro lavoro, garantiscono il funzionamento della scuola pubblica molisana in particolare, ed italiana più in generale:
infanzia
primaria
Sostegno
Infanzia primaria
I grado
II grado
Sostegno
I e II grado
Collab. scolastici
totale
Campobasso
8
49
30 + 85
39
63
52 + 83
71
480
Isernia
2
6
13+ 28
13
16
11+24
15
256
totale
10
55
156
52
79
170
86
736
alla luce di tali evidenti dati appare inutile e controproducente, per il bene della scuola pubblica italiana, parlare di concorsi senza aver prima garantito un piano di stabilizzazione del personale precario;
a tutt’oggi in Molise, risultano inevase le richieste delle famiglie sia di avere un tempo scuola adeguato sia di togliere le classi pollaio, tanto che a Montaquila, un Comune in provincia di Isernia, alcuni genitori sono stati costretti a rivolgersi al Tar per chiedere lo sdoppiamento di una classe di 34 alunni con un disabile, allocata in ambienti angusti che non rispettano gli standard previsti dalle leggi in vigore che, ricordo, prescrive lo sdoppiamento delle classi con più di 27 alunni;
una situazione simile è stata denunciata nel comune di Tufara, dove l’Amministrazione scolastica provinciale non ha concesso lo sdoppiamento di una pluriclasse con 19 alunni, benché le regole prevedano che al superamento dei 18 alunni le pluriclassi debbano essere sdoppiate;
in molti altri comuni italiani, non tutti gli edifici sono adeguati alla normativa sulla sicurezza scolastica, in particolare si lamenta la necessità di acquisire il certificato di prevenzione incendi, tanto che nella città di Campobasso il Sindaco ha deciso di rinviare l’inizio dell’attività didattica non potendo ottenere dai Vigili del Fuoco la necessaria certificazione, e non volendo assumersi la responsabilità di emanare un’ordinanza in deroga per l’apertura;
si ravvede la necessità di una nuova primavera per la scuola pubblica italiana, che possa prevedere un progetto che metta al centro l’istruzione, che si impegni a reperire maggiori risorse da investire nel nostro sistema di istruzione e in chi ci lavora:
– se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto esposto in premessa;
– quali iniziative voglia intraprendere affinché, nell’interesse degli studenti e della scuola pubblica italiana, vengano applicate e rispettate tutte le normative vigenti;