Ora si può dire con certezza: Annamaria Furlan è il nuovo segretario generale della Cisl. L’8 ottobre, il Consiglio Generale della confederazione l’ha eletta con 194 voti su 203 aventi diritto. Genovese, 56 anni, Annamaria Furlan è stata dipendente delle Poste Italiane, prima di dedicarsi all’attività sindacale. Ha ricoperto ruoli di responsabilità nell’ambito della categoria e poi a livello di unione territoriale, diventando segretaria generale regionale della Cisl Liguria nel 2000 per poi entrare, nel 2002, in segretaria confederale, dove per qualche tempo ha anche seguito il settore delle politiche formative.
Il 24 giugno scorso era stata eletta alla carica di segretario generale aggiunto.
L’importanza di dare un segnale di discontinuità anche di genere con la nuova leadership nella Cisl è stata sottolineata da Raffaele Bonanni nel suo intervento, in cui ha indicato nelle donne, negli immigrati e nei giovani i soggetti cui guardare con particolare attenzione e la cui accresciuta presenza nell’organizzazione è uno dei più significativi indicatori di cambiamento.
Grande apprezzamento e piena condivisione ha espresso Bonanni per le dichiarazioni rilasciate da Annamaria Furlan dopo l’incontro svoltosi ieri a palazzo Chigi, che evidenziano come la sua elezione segni una discontinuità organizzativa realizzata tuttavia su una linea di sostanziale continuità e coerenza di indirizzo politico.
Proprio alle donne, oltre che ai suoi famigliari, ha rivolto il suo pensiero Annamaria Furlan in apertura del suo primo intervento da segretaria generale. “Al di là della modestia della mia persona – ha affermato – vorrei che l’elezione di una donna per la prima volta alla guida della Cisl fosse vissuta come un momento di festa per tutte le donne. Ma soprattutto come un momento di speranza”.
Dopo un’analisi molto ricca e puntuale nel tracciare un quadro del difficile contesto in cui si colloca l’azione del sindacato, e ribadendo la volontà della Cisl di continuare ad esercitare con determinazione il suo ruolo nel segno di un profilo riformista e pragmatico ma animato da forti valori, ha rivolto a Raffaele Bonanni parole di affetto e stima indicandolo come straordinario esempio della militanza lungimirante e coraggiosa che è servita in questi anni alla Cisl per ottenere importanti traguardi, rafforzando la sua identità e la sua capacità di mobilitazione. Altrettanto forte il segnale dato esprimendo la volontà di proseguire, sul piano interno, il percorso della riforma organizzativa avviato dall’ultimo congresso, volto a rafforzare la presenza sui posti di lavoro.
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