Il 9 novembre di 35 anni fa, nel 1989, cadeva il muro di Berlino. Si tratta di una data importantissima della storia contemporanea, simbolo della caduta dei regimi totalitari. Il 9 novembre 1989, ricorda RaiNews, si celebra il giorno in cui la dittatura della Germania dell’Est aprì i confini all’Occidente dopo mesi di pacifiche proteste di massa, aprendo la strada alla riunificazione tedesca e al crollo del comunismo sovietico.
Proprio per oggi, con la legge 61/2005 è stata istituita la giornata della Libertà.
A diffondere un messaggio in occasione di una data così importante è stato il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara: “Conoscere le infamie di tutti i totalitarismi, compreso il totalitarismo comunista, è fondamentale per radicare fra i giovani la cultura della democrazia, della libertà e del primato della persona”.
Il numero uno del dicastero di Viale Trastevere ha anche scritto un articolo in merito su Il Giornale, in cui sottolinea l’importanza di far studiare, a scuola, anche questa parte di storia: “Il 1989 segna anche il fallimento del comunismo come esperimento di una economia di Stato, sostanzialmente contrario alla proprietà privata e alle regole del mercato. Il crollo dei regimi comunisti avvenne anche per i mercati vuoti, e la povertà dilagante, insieme con la incapacità di reggere il passo con lo sviluppo tecnologico occidentale.
Eppure le aberrazioni del comunismo sono in gran parte ignote ai nostri giovani. Quanti di loro hanno mai sentito parlare dell’Holodomor, la strage di milioni di liberi contadini ucraini che non si piegavano ai diktat di Stalin; quanti dei gulag; quanti della atroce repressione di Budapest, giustificata a suo tempo persino da autorevoli esponenti politici italiani; quanti sanno cosa sia stato in Italia il triangolo della morte; quanti sanno che in nome del comunismo ancora negli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso formazioni terroristiche hanno ucciso o ferito qualche centinaio di italiani: poliziotti, carabinieri, magistrati, personaggi politici, semplici cittadini?
Non dobbiamo abbassare la guardia verso qualsiasi rigurgito di neofascismo, che ha causato tragedie immani in Italia e in Europa, ma se vogliamo realmente che nel nostro Paese la cultura della democrazia, quella autentica, quella propria della tradizione occidentale, e la cultura della libertà e del rispetto verso la persona mettano radici solide e diffuse, non possiamo non analizzare cosa è stato anche il comunismo e quali rischi ancora comportino la mentalità e la cultura su cui si fonda.
È per questo che una legge dello Stato chiede alle scuole di celebrare il 9 novembre come giorno della libertà, di riflettere su cosa anche questa esperienza rivoluzionaria abbia realmente rappresentato per milioni di persone, sul marchio indelebile che quel totalitarismo ha impresso sul Ventesimo secolo e che ancora oggi contraddistingue alcune nazioni extraeuropee. La conoscenza della storia, scevra da pregiudizi ideologici, è l’alimento indispensabile di una società che coltiva ogni giorno democrazia e libertà”, ha scritto.
“Oggi celebriamo il ‘Giorno della libertà’, istituito con la legge n. 61 del 15 aprile 2005 dalla Repubblica italiana. Una giornata per ricordare il crollo del Muro di Berlino, abbattuto il 9 novembre 1989, e con esso la fine del comunismo sovietico e dei regimi del Novecento. Con ancora negli occhi le potentissime immagini della folla che preme per aprire i varchi e poi danza sulle macerie di quel simbolo di oppressione che per quasi 30 anni ha diviso la Germania e, di fatto, il mondo intero. Immagini che hanno segnato la storia e che hanno contribuito in maniera determinante a consegnarci una società libera e democratica. Valori che dobbiamo in ogni modo difendere e rivendicare sempre, per noi che abbiamo la fortuna di conoscerli e per tutte le popolazioni oppresse. Viva la libertà. Mai più totalitarismi”, queste le parole della premier Giorgia Meloni.
“Il significato dell’abbattimento del Muro di Berlino va ricordato agli studenti in quanto, in quel giorno, l’Europa è stata definitivamente liberata dal comunismo che aveva per tanto tempo oppresso con sopraffazioni e violenze i popoli dell’Est Europa. Gli studenti devono conoscere il valore della libertà contro tutti i totalitarismi, nonché gli aspetti nefasti del comunismo che si sono compiuti sotto quel muro che ha diviso per troppo tempo Berlino, la Germania e l’Europa, negando le più elementari regole di libertà”, questo quanto dichiara Paola Frassinetti, Sottosegretaria all’Istruzione ed al merito, relativamente alla ricorrenza.
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