Con nota n° 30998 del 25 agosto il ministero dell’istruzione ha annunciato il decreto 226/2022 in via di registrazione con il quale vengono impartite le disposizioni in merito al percorso di formazione e prova del personale docente ed educativo.
Il decreto suddetto nel riprendere i contenuti dell’art. 44 del decreto 36 convertito in legge 79 nella parte in cui modifica l’art. 13 del decreto 59 del 2017, dispone le modalità di svolgimento del test finale, le procedure e i criteri valutativi nel periodo di prova del personale docente ed educativo a partire dall’anno scolastico 2022/2023
Tutto il percorso di formazione e prova, nell’ambito delle 50 ore previste, da svolgere oltre le ore aggiuntive rispetto agli ordinari impegni di servizio e alla partecipazione alle attività di formazione , sono obbligatorie con l’obiettivo di rafforzare le competenze previste dal profilo docente e gli standard professionali richiesti.
Il decreto considera necessario, per il superamento del percorso di formazione e del periodo annuale di prova lo svolgimento di almeno centottanta giorni di servizio effettivi prestati nel corso dell’anno scolastico, di cui almeno centoventi per le attività didattiche.
Per ricevere la conferma in ruolo sono tenuti a svolgere l’anno di formazione e prova in servizio:
i docenti al primo anno di servizio con incarico a tempo indeterminato;
i docenti per i quali ne sia stata richiesta la proroga
i docenti per i quali sia stato disposto il passaggio di ruolo;
i docenti vincitori di concorso, che abbiano l’abilitazione all’insegnamento
Qualora un docente non dovesse superare il test finale o ricevere una valutazione negativa da parte del Dirigente Scolastico, il personale docente può effettuare un secondo percorso di formazione e di prova, per una sola volta.
Il percorso di formazione e periodo annuale di prova in servizio è rinviabile solo nel caso in cui un docente fruisca di un assegno di ricerca o di frequenza di dottorato di ricerca, sino al termine dell’impegno.
Al termine del corso di formazione e prova il docente dovrà dimostrare non solo di possedere gli standard professionali relativi agli ambiti della docenza, ma anche di saperli tradurre in competenze didattiche pratiche.
Al fine di verificare la capacità del docente di saper tradurre in competenze didattiche pratiche quanto acquisito, il D.S. garantisce al docente di fare riferimento al piano triennale dell’offerta formativa, al rapporto di autovalutazione (RAV), alla documentazione tecnico-didattica relativa alle classi, ai corsi e agli insegnamenti di sua pertinenza, al fine di consentire al docente di redigere la propria programmazione annuale,
Entro il secondo mese dalla presa di servizio, il docente nell’anno di prova traccia un primo bilancio di competenze, con la collaborazione del docente tutor e sulla base di quanto emerge nel bilancio, il dirigente scolastico e il docente nell’anno di prova sentito il docente tutor, stabiliscono, un apposito patto per: lo sviluppo professionale,
gli obiettivi di sviluppo delle competenze di natura culturale, disciplinare, pedagogica, didattico-metodologica e relazionale, da raggiungere attraverso le attività formative.
Nel percorso di formazione e periodo annuale di prova in servizio, le attività hanno una durata complessiva di 50 ore, organizzate in 4 fasi: incontri propedeutici, attività laboratoriali, osservazione in classe e formazione on line.
Organizzati a cura degli UST per la durata di 6 ore volti a illustrare le modalità del percorso di formazione generale;
Volti a promuovere e progettare attività formative aventi per argomento metodologie laboratoriali attinenti l’insegnamento. Le suddette attività sono organizzate in 4 incontri in presenza della durata di 4 ore ciascuno per complessive 12 ore
sulle seguenti aree:
• Gestione della classe e delle attività didattiche in situazioni di emergenza;
• Metodologie e tecnologie della didattica digitale e loro integrazione nel curricolo;
• Ampliamento e consolidamento delle competenze digitali dei docenti;
• Inclusione sociale e dinamiche interculturali;
• Gestione della classe e dinamiche relazionali, con particolare riferimento alla prevenzione dei fenomeni di violenza, bullismo, cyberbullismo e discriminazioni;
• Contrasto alla dispersione scolastica;
• Buone pratiche di didattiche disciplinari;
• Valutazione di sistema (Autovalutazione e miglioramento);
• Attività di orientamento;
• Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento;
• Bisogni educativi speciali;
• Motivare gli studenti ad apprendere;
• Innovazione della didattica delle discipline;
• Insegnamento di educazione civica e sua integrazione nel curricolo;
• Valutazione didattica degli apprendimenti;
• Educazione sostenibile e transizione ecologica con riferimento al Piano “Rigenerazione Scuola” e ai piani ministeriali vigenti.
Caratterizzata dalla formazione tra pari consistente in attività di osservazione in classe da concludere con una relazione conclusiva per un successivo confronto con il docente tutor, dalla durata di 12 ore ed è finalizzata:
• al miglioramento delle pratiche didattiche,
• alla riflessione condivisa sugli aspetti salienti dell’azione di insegnamento.
• alla modalità di conduzione delle attività e delle lezioni,
• al sostegno alle motivazioni degli alunni,
• alla costruzione di ambienti di apprendimento positivi e motivanti,
• alla modalità di verifica formativa degli apprendimenti.
Attraverso la piattaforma digitale dell’INDIRE, attiva sin dal mese di settembre, sarà monitorata l’attività di aggiornamento della durata di 20 ore dei docenti nel periodo annuale di prova. La formazione on line comprende:
• l’analisi e riflessioni sul proprio percorso formativo;
• l’elaborazione di un proprio portfolio professionale che documenta la progettazione, la realizzazione e la valutazione delle attività didattiche;
• la compilazione di questionari per il monitoraggio delle diverse fasi del percorso formativo;
• la libera ricerca di materiali di studio, risorse didattiche, messi a disposizione durante il percorso formativo.
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