
Una docente in anno di prova sarebbe stata “ostacolata” dalla stessa scuola, adesso condannata a risarcirla con 3mila euro (a fronte di una richiesta di 25mila euro). Così è stato deciso dalla Corte d’appello di Perugia, come riporta Perugia Today.
La Corte ha rigettato il ricorso della scuola e confermato la sentenza di primo grado a favore della docente, che si era rivolta alla giustizia chiedendo il riconoscimento “di tutti gli obblighi previsti dalla legge per il superamento dell’anno di prova” e il riconoscimento del “grave inadempimento delle amministrazioni scolastiche” in quanto non avrebbero convocato il Comitato di valutazione per decidere sul superamento dell’anno di prova.
La vicenda
Ecco come sono andate le cose. La docente, vincitrice di concorso straordinario, dopo aver preso servizio il 1° settembre del 2021, avrebbe dovuto superare un percorso di 50 ore, di cui 6 ore di incontri propedeutici e di restituzione finale, 12 ore di laboratori formativi, un minimo di 12 ore di peer to peer e 20 ore di formazione online sulla piattaforma Indire. Nel corso dell’anno, però, veniva sospesa per inadempimento all’obbligo vaccinale da Covid-19, non partecipando ai laboratori tra il 31 gennaio e il 4 febbraio del 2022.
Secondo la citazione in giudizio “nonostante la manifestata volontà di completare i laboratori a cui non aveva partecipato, le amministrazioni scolastiche tenevano una condotta ostruzionistica nei confronti” della docente “fino al punto da non inviarle il link dell’ultimo laboratorio”.
Il dirigente scolastico, poi, avrebbe prorogato l’anno di formazione al successivo anno scolastico. La docente, però, si sarebbe attivata autonomamente ed avrebbe effettuato i laboratori presso enti accreditati e poi caricato il proprio dossier personale nella piattaforma ministeriale.
In seguito è scattata l’azione civilistica contro la scuola “per non aver preso in considerazione l’attività di formazione svolta in autonomia, tenendo così una condotta scorretta e ostruzionistica, ai limiti della discriminazione” e pregiudicando “la carriere professionale” della docente. Con tanto di richiesta danni.
La sentenza
Il Tribunale civile di Spoleto e la Corte d’appello hanno riconosciuto che “il percorso di formazione e prova di durata annuale a cui è subordinata l’effettiva immissione in ruolo del personale docente” è regolamentato da leggi e decreti ministeriali, ma lascia “all’interessato la facoltà di eleggere fra offerte formative concorrenti, comunque capaci di garantire il raggiungimento degli standard professionali stabiliti”.
Tali principi, secondo i giudici, non sono stati rispettati dal datore di lavoro, che non “è stato in grado (o meglio non ha voluto) organizzare, a differenza di quanto accaduto in altre realtà territoriali”, come la docente ha provato, “alcuna attività di laboratorio per consentire alla docente di recuperare le poche ore mancanti al completamento del percorso di formazione professionale”. Anzi, in alcuni casi ostacolandone la partecipazione con il mancato invio del link alla lezione online.
Docenti neoassunti, formazione in anno di prova
Il Ministero con la nota 202382 del 26 novembre 2024 ha fornito le indicazioni relative alle attività formative destinate nel periodo di prova ai docenti neoassunti e ai docenti che hanno ottenuto il passaggio di ruolo. Lo riporta Cisl Scuola, dopo che da poco è stato reso noto il contenuto dell’informativa sulla bozza presentata ai sindacati.
Rispetto all’impianto previsto dal D.M. 226/2022, il recente Decreto-Legge 19/2024 ha introdotto tra le attività formative anche la frequenza di uno o più moduli formativi, pari ad almeno il 20% delle ore previste, erogati nell’ambito delle linee di investimento 2.1 (Didattica digitale integrata e formazione alla transizione digitale del personale scolastico) e 3.1 (nuove competenze e nuovi linguaggi) della Missione 4 Componente 1 del PNRR.
Tali attività sono previste all’interno dei laboratori formativi e dovranno essere svolte e registrate on line sulla piattaforma “Scuola futura” nell’area riservata disponibile al link https://scuolafutura.pubblica.istruzione.it/
Il percorso di formazione ha una durata di impegno complessivo pari a 50 ore, così articolate:
- 6 ore di incontri in presenza;
- 12 ore di laboratori formativi;
- 12 ore destinate alle attività di osservazione in classe (peer to peer e tutoraggio);
- 20 ore di formazione on line sulla piattaforma INDIRE
Rispetto agli anni scolastici precedenti non sono, invece, più previste le “visite a scuole innovative”.