Maggio è tradizionalmente il mese per recuperare le insufficienze per gli alunni che non hanno avuto un rendimento brillante nel corso dell’anno scolastico.
Se da un lato gli insegnanti, a ragione, tendono a non rendere facile il cammino l’ultimo mese di scuola per gli alunni che devono recuperare, ricordando a questi che “avete avuto tutto l’anno per studiare, adesso pensate che un buon compito o un’interrogazione possa garantirti la sufficienza?”, dall’altro lato non sono pochi i docenti che vogliono dare un’opportunità a questi studenti “ritardatari”.
I consigli per recuperare in extremis
In attesa degli scrutini finali, ecco alcuni consigli di Skuola.net per affrontare al meglio l’ultimo mese:
– Tattica di recupero per ‘kamikaze’ – In questa fase, è sempre meglio andare volontari alle interrogazioni, anticipando qualche mossa a sorpresa dei professori, in molti casi foriera di brutti voti. Meglio non ritrovarsi a dover studiare fino all’ultimo giorno per rialzare una media insufficiente. Inoltre, in queste occasioni, si viene considerati come eroi dai compagni, per il solo fatto di averli salvati dal “pericolo”.
– Dare la giusta priorità – Poiché la fine dell’anno è vicina, è meglio concentrarsi sulle materie in cui si rischia di più, magari mettendo da parte, per un attimo, quelle in cui non si hanno particolari difficoltà. L’ideale sarebbe procedere con studio costante e continuo, giorno dopo giorno, per non dover far fronte ad un carico eccessivo concentrato negli ultimi giorni.
– Farsi aiutare – L’aiuto di qualche amico più preparato può diventar l’arma in più. L’alternativa è chiedere a un genitore o ad un parente un sostegno, pratico e morale, per affrontare le interrogazioni e i compiti in classe decisi. Con un’accortezza: l’aiuto deve essere il più possibile ‘esterno’, vietato copiare da cose preparate da altri o ascoltare passivamente la lezione studiata da una terza persona.
– Non copiare – È importante mantenere una condotta impeccabile l’ultimo mese, anche per quanto riguarda la ‘copiatura’; se si viene beccati è devastante poiché i professori avranno l’immagine vivida nella propria mente. Anche il giorno dello scrutinio.
– Non fare il bullo – Il discorso della condotta, naturalmente, vale anche per l’atteggiamento tenuto in classe. Un cattivo comportamento, verso i compagni o i docenti, oltre ad essere profondamente sbagliato, può costare una sospensione, se non addirittura l’intero anno scolastico. Lo stesso vale se filmate qualcuno che sta facendo il prepotente o il violento. Sembrano cose elementari ma, visti i recenti casi di cronaca, è meglio sottolinearle