Nonostante che tutte le scuole italiane, in misura diversa e con modalità variegate, si siano attivate con la “didattica a distanza”, l’anno scolastico appare ormai piuttosto compromesso.
Se è difficile che la chiusura dell’anno sia del tutto regolare, bisogna iniziare a pensare ad un “piano B”.
Si tratta di cercare di salvare almeno l’essenziale, a partire dal problema della valutazione degli studenti a fine anno.
Il problema è pressoché irrilevante nelle scuole del primo ciclo (primaria e secondaria di primo grado) ma diventa significativo nella secondaria di secondo grado, soprattutto nel biennio dove, già ora, si concentrano le percentuali più elevate di bocciature.
C’è chi parla di promozione assicurata per tutti, come è emerso dal sondaggio condotto sulla nostra pagina Facebook, ma è bene chiarire che per una misura del genere sarebbe necessario un provvedimento di legge e non basterebbe certamente né un decreto ministeriale né tanto meno una circolare.
Il percorso è lungo, insomma, e non sarebbe male se la ministra Azzolina incominciasse a pensare ad una soluzione da rendere nota al più presto, in modo da rasserenare gli animi, almeno per quanto si può.
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