Nei prossimi giorni dovremmo conoscere la risposta del vecchio tormentone che – a cadenza periodica – disturba il sonno di dirigenti scolastici, insegnanti e studenti: cosa succede se, per “cause di forza maggiore”, nel corso di un anno scolastico non si riescono a svolgere le 200 giornate di lezione previste dalla legge?
Questa volta, a porre la domanda ufficiale al Ministro è la deputata del PD Mara Carocci che ha depositato una formale interrogazione in Commissione Cultura della Camera.
Giovedì 8 gennaio, alla ripresa dei lavori parlamentari, il Governo dovrà presentarsi in Commissione e chiarire “se e come – chiede Carocci – intenda intervenire o per rendere valido l’anno scolastico anche con un minor numero di giorni di lezione, se questo è dovuto a cause di forza maggiore quali quelle sopra esposte, o per superare le condizioni ostative e assicurare l’effettivo svolgimento dei 200 giorni di lezione”.
La deputata del PD, che è anche dirigente scolastica, fa osservare che il recupero delle giornate di chiusura delle scuole non è per nulla semplice in quanto – su questo punto – il contratto di lavoro dei docenti pone dei vincoli precisi.
Il problema posto dalla Carocci non è puramente teorico, in quanto in diverse aree del territorio nazionale già ora ci sono state non poche sospensioni delle attività didattiche a causa del maltempo. La stessa deputata, per esempio, segnala che a Genova si contano già 6 giorni di chiusura.
Insomma, un chiarimento del Ministro appare quanto mai necessario.