La vicenda riguarda l’accoglimento, da parte del Tar Toscana, di molti ricorsi presentati da candidati che, sul concorso del luglio 2011 per dirigenti scolastici, si erano sentiti penalizzati nella valutazione delle prove scritte. Il Tar ha annullato il concorso, coinvolgendo direttamente 106 insegnanti toscani che adesso si vedono invalidato il concorso, attraverso il quale nello scorso settembre erano diventati Dirigenti scolastici. Considerando i numeri dei prossimi pensionamenti e le scuole già in reggenza, gli istituti toscani che rischiano di restare senza guida per il prossimo anno scolastico sono 170, in altre parole una scuola su tre.
Sempre la vicepresidente della Regione Toscana fa presente di essersi già confrontata con l’Ufficio scolastico regionale e che una soluzione potrebbe consistere nel creare una graduatoria per Dirigenti scolastici ad incarico riguardante i 137 presidi che avevano passato il concorso annullato, avendo essi di fatto i titoli per lo svolgimento del ruolo. Ma per fare questo occorre una legge, in altre parole si auspica una soluzione che qualche anno fa era già stata adottata in Sicilia per il concorso a DS del 2004 .
A tal proposito la Regione Toscana chiederà al MIUR di trovare una soluzione politica urgente, che rispetti la sostanza del concorso, ovvero le competenze professionali dei dirigenti selezionati. Si vuole ricordare, però, che la sentenza del TAR della Toscana oltre alla questione dei collegi perfetti e delle composizioni delle commissioni giudicanti, tocca altri punti dolenti, non ultimi quelli dell’uso delle buste trasparenti (vizi sostanziali e non formali ) che sollevano dubbi e perplessità sull’anonimato delle prove scritte consegnate.
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