Fare il sindaco senza laurea può essere lecito. Ma il docente di lettere e poi il preside proprio no. Eppure il sindaco di Treviglio, Giuseppe Pezzoni, c’era riuscito.
Il primo cittadino, a capo di una giunta di centro-destra (Lega e parti di Forza Italia), come professione era docente e preside di scuola superiore di salesiani. Sino a che, poche ore fa, quando ha fatto sapere a tutti, sulla sua pagina Facebook, di non essersi mai laureato. Nella sua città, la seconda della provincia con 30 mila abitanti, da quel momento non si parla d’altro.
“Ho uno scheletro nell’armadio – ha scritto Pezzoni -. Nel 2001, dopo un anno di riposo dovuto al sovraccarico di lavoro, ho raccontato una balla: ho dichiarato alla scuola di aver discusso la tesi di laurea quando così non è stato. La tesi è rimasta nel computer, così come il titolo di dottore. Ma ho fatto il prof, con tutta la passione che già avevo iniziato a metterci quando mi chiesero di fare una supplenza e poi quando mi è stata data una possibilità di proseguire. Grazie a tutti e, di nuovo, scusatemi”.
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Il sindaco di Treviglio lavorava come insegnante di lettere da 14 anni alla scuola superiore del locale istituto salesiano, scuola paritaria di cui da alcuni anni era pure preside. Con la scuola ha probabilmente chiuso. Ma non con la politica: ha già dichiarato di volersi ricandidare sindaco nel 2016. Chissà da questa storia non esca pure vincitore.
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