Sulla sequenza contrattuale in materia disciplinare è già polemica fra Anp e gli altri sindacati che, come abbiamo segnalato in un precedente articolo, chiedono che venga cancellata la norma del decreto Madia che consente ai dirigenti scolastici di infliggere ai docenti la sanzione della sospensione dal servizio e dall’insegnamento fino a 10 giorni.
Abbiamo sentito in proposito il presidente dell’ANP Antonello Giannelli.
Come commenta la vicenda?
E’ inutile dire che trovo sconcertante la richiesta: se l’Amministrazione la accogliesse sarebbe un attentato alle funzioni dirigenziali al fine di garantire l’impunità di chi si rende responsabile di illeciti disciplinari.
Addirittura ?
Direi proprio di sì. La ratio delle disposizioni contenute nel decreto Madia è molto semplice: i numeri del comparto scuola non consentono una gestione adeguata dei procedimenti disciplinari da parte degli uffici regionali.
Soprattutto in una fase in cui si chiede ai dirigenti di intervenire nei casi di necessità questa sarebbe davvero la pietra tombale per qualunque tipo di intervento.
Eppure l’Amministrazione parla sempre di valorizzare anche i dirigenti scolastici
A me sembra invece che siamo di fronte ad un attacco alla funzione dirigenziale e al tentativo di smantellarla.
E su questa operazione l’ANP non ci sta e non perché noi ci si voglia compiacere di questi poteri ma perché si tratta di una garanzia per l’utenza.
I sindacati sostengono però che i docenti vanno tutelati in modo specifico perché è in gioco la loro libertà di insegnamento..
Mi sembra francamente una spiegazione un po’ pretestuosa, a me non pare davvero che ci siano stati docenti sanzionati per aver fatto lezione in un modo piuttosto che in un altro, semmai qualcuno è stato sanzionato per non aver fatto lezione.
Sulla questione segnaliamo anche un comunicato ufficiale dell’ANP