Se la recente sentenza del Consiglio di Stato ha fermato la nomina di 355 dirigenti da assegnare agli istituti scolastici della Lombardia e il blocco della procedura concorsuale ad assegnare l’anno scorso 448 reggenze annuali, anche quest’anno si prospetta similare situazione, salvo interventi straordinari, dicono le organizzazioni sindacali dei presidi, incentivando lo strumento della reggenza.
Ad oggi infatti, si dice nella lettera alla ministra, “gli istituti che dovrebbero andare in reggenza dal prossimo primo settembre sono circa 420; questo significa che 840 istituti, su un totale di 1.149, saranno costretti ad essere gestiti da un dirigente a mezzo servizio.
Costringere le scuole lombarde, e i dirigenti in servizio, a caricarsi per il secondo anno consecutivo sulle spalle questo pesante onere espone il sistema scolastico regionale ad un evidente rischio di collasso.
Né va sottaciuto che i recenti provvedimenti di razionalizzazione della rete scolastica, oltre a produrre una sensibile riduzione degli organici dirigenziali, dai quali la categoria non ha tratto alcun beneficio, ha reso la quasi totalità degli istituti lombardi organizzazioni molto complesse ed impegnative.
Tale situazione non è sopportabile ancora a lungo”. Da qui la richiesta di Anp e Disal di porre “rimedio da parte di tutti i soggetti responsabili nell’ambito delle rispettive competenze.”
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