Esprime soddisfazione il presidente dell’Associazione nazionale presidi Antonello Giannelli per l’avvio preso dal nuovo esame di Stato: «Prendo atto con soddisfazione della messa a regime degli esami di Stato in attuazione della riforma prevista dal decreto legislativo 62/2017. E’ quindi richiesto il doppio requisito della partecipazione alle prove Invalsi e dello svolgimento delle attività di “alternanza scuola-lavoro”, oggi denominate Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento».
La traccia di ambito storico
«Per quanto riguarda la reintroduzione della traccia di ambito storico, si tratta sicuramente di un fatto positivo alla luce delle numerose osservazioni formulate dai sostenitori della stessa, anche se ricordiamo che in passato questa traccia veniva svolta soltanto dall’1% dei candidati. Non ritengo invece condivisibile l’eliminazione dal colloquio del meccanismo delle buste, in quanto esse garantivano al massimo la parità di trattamento tra gli studenti. Concludendo, trovo positivo che non si sia proceduto a un ulteriore stravolgimento del format degli esami. Gli studenti possono stare tranquilli: naturalmente devono studiare ma, ricordo, le percentuali di superamento degli esami sfiorano il 100%».