Parte un progetto di sostegno psicologico rivolto agli alunni, ma anche a genitori e insegnanti, elaborato dall’Ordine degli Psicologi della Campania, per curare “l’ansia da scosse di terremoto” i cui primi sintomi già si intravedono nei residenti dei Campi Flegrei e in particolare nei bambini.
.Il progetto diventerà a breve operativo a partire dal comune di Pozzuoli, quello maggiormente interessato dal fenomeno del bradisismo e delle scosse di terremoto.
Già lunedì scorso c’è stato il primo incontro operativo tra il sindaco del comune di Pozzuoli e l’Ordine degli psicologi tramite il referente del gruppo di lavoro ‘Psicologia dell’emergenza’
“Si partirà dai bambini della scuola dell’infanzia e della scuola primaria“, spiega a LaPresse il presidente dell’Ordine degli psicologi della Campania.
”Sarà articolato in una serie di fasi durante le quali prevediamo incontri soprattutto con gli insegnanti, poi anche con i familiari, al fine di andare a formare quelli che che noi chiamiamo ‘tutor di resilienza’, figure possibilmente presenti all’interno delle scuole che possano avere quegli strumenti conoscitivi e in parte emotivi per accompagnare i bambini in questa fase molto delicata”.
Una fase che “ricorda quell’indeterminatezza tipica del primo periodo del Covid, con l’emersione di “sintomatologie di ansia in particolare tra i bambini: c’è un aumento di casi di enuresi, la pipì a letto, e di angoscia da separazione, che se in una fase del ciclo di vita può essere fisiologica, si sta manifestando in bambini che magari prima andavano tranquillamente a scuola e che invece ora non ci riescono, o chiedono il tempo parziale, e a casa chiedono di tornare nel lettone. Sono tutte sintomatologie che se prese in tempo possono essere contenute”.