Con l’arrivo dell’estate, la chiusura delle scuole rappresenta per molti studenti un periodo di transizione carico di ansie e preoccupazioni. L’ultimo giorno di scuola, infatti, non segna solo la fine delle lezioni, ma è spesso accompagnato da esami finali, valutazioni e il distacco dai compagni di classe. A questo si aggiunge la pressione delle aspettative genitoriali e la paura di non riuscire a soddisfarle. Stefano Rossi, psicopedagogista e autore di vari libri sull’educazione, su SkyTG24, offre alcuni consigli pratici per affrontare al meglio queste ansie.
Rossi introduce la distinzione tra ansia “amica” e “nemica”. L’ansia “amica” è quella che ci stimola a dare il meglio di noi stessi, a prepararci e a impegnarci per raggiungere i nostri obiettivi. L’ansia “nemica”, invece, è paralizzante e ci porta a pensare catastroficamente, impedendoci di agire efficacemente. È fondamentale riconoscere e accogliere l’ansia, distinguendo questi due aspetti per poterla gestire in maniera costruttiva.
Uno degli esercizi suggeriti da Rossi è la “bilancia della saggezza“, un metodo che aiuta a mettere in prospettiva i pensieri negativi. Si tratta di prendere un foglio e dividere in due colonne: da un lato scrivere i pensieri ansiogeni e dall’altro le evidenze che li contraddicono. Questo esercizio permette di visualizzare in maniera chiara e concreta che spesso i nostri timori sono ingigantiti rispetto alla realtà.
Rossi sottolinea l’importanza del ruolo dei genitori nel sostenere i propri figli. È essenziale che i genitori validino le emozioni dei ragazzi, riconoscendo il loro diritto a sentirsi ansiosi senza minimizzare le loro preoccupazioni. Al contempo, è fondamentale infondere coraggio e fiducia, aiutando i ragazzi a concentrarsi sui loro punti di forza e sulle loro capacità. Incoraggiare l’impegno e la perseveranza è cruciale: gli insuccessi fanno parte del percorso di crescita e possono essere trasformati in opportunità di apprendimento.
Altri suggerimenti includono la promozione di abitudini di studio sane e regolari, che riducono l’ansia da prestazione. Pianificare momenti di relax e attività piacevoli è altrettanto importante per bilanciare lo stress. Rossi suggerisce anche di praticare tecniche di rilassamento come la respirazione profonda e la meditazione, che possono aiutare a ridurre la tensione e a migliorare la concentrazione.
Una comunicazione aperta e onesta tra genitori e figli è fondamentale. I ragazzi devono sentirsi liberi di esprimere le loro preoccupazioni senza paura di essere giudicati. Allo stesso tempo, i genitori devono essere pronti ad ascoltare attivamente e a offrire il loro sostegno in modo empatico.
In sintesi, affrontare l’ansia di fine anno scolastico richiede un approccio equilibrato che coinvolge studenti, genitori e insegnanti. Con il giusto supporto e le strategie adeguate, è possibile trasformare questo periodo di transizione in un’opportunità di crescita e sviluppo personale.
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