ANTEPRIMA – Utilizzazioni e assegnazioni provvisorie: imminente la circolare
Sarebbero imminenti le disposizioni e le scadenze per la presentazione delle domande di utilizzazioni e assegnazione provvisorie del personale scolastico: da fonti ministeriali, La Tecnica della Scuola ha appreso che malgrado la pre-intesa raggiunta con i sindacati nelle scorse settimane non abbia avuto il via libera dagli organi di controllo, in particolare dal ministero della Funzione Pubblica, il Miur ha intenzione di pubblicare comunque la circolare applicativa entro un paio di giorni.
Il tempo, infatti, stringe. E l’espletamento di tutte le operazioni di mobilità è un elemento imprescindibile per avviare la macchina organizzativa delle assunzioni (in ruolo e annuali). Due punti su cui il ministro Carrozza si è impegnato, nei giorni scorsi, davanti alle Commissioni Cultura. E che devono essere quindi condotti necessariamente in porto prima dell’avvio dell’anno scolastico.
Nella circolare ministeriale saranno indicate le seguenti “finestre” e modalità per presentare le domande di utilizzazione e assegnazione provvisoria:
i docenti della scuola d’infanzia e primaria avranno la possibilità di fare domanda esclusivamente ON LINE (attraverso il collaudato sistema Polis) nel periodo che va dal 10 al 20 luglio prossimi;
i docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado, gli insegnanti di religione cattolica ed il personale educativo potrà presentare la domanda, di tipo CARTACEO, alla propria scuola di servizio ed entro il 25 luglio;
anche il personale Ata presenterà la domanda tradizionale, su CARTA, ma la scadenza è stata posticipata al 12 agosto (con possibilità di ulteriore slittamento qualora dovessero esserci problemi con la definizione dei trasferimenti).
Non risultano, al momento, novità rilevanti nell’imminente regolamento rispetto allo scorso anno. Tranne una: tutti i candidati alla mobilità annuale avranno la possibilità di visionare la lista dei posti liberi, suddivisi per province e classi di concorso, attraverso un motore di ricerca messo a disposizione via internet dal ministero dell’Istruzione. Un servizio che, se realizzato così come è stato presentato, determinerà non pochi benefici: al personale che verrà indirizzato nelle province, nei comuni e nei municipi dove vi sono effettivamente delle possibilità di centrare l’utilizzazione o l’assegnazione annuale; al personale del Miur, che riceverà una mole di dati (da trattare) sicuramente inferiore a quella mastodontica degli ultimi anni.