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Anticipi nella scuola dell’infanzia: se ne parla in Conferenza Unificata

Torna in primo piano il problema delle iscrizioni anticipate nella scuola dell’infanzia: se ne parlerà infatti il prossimo 24 novembre nel corso della Conferenza Unificata; all’ordine del giorno c’è proprio la “questione relativa alla proroga delle modalità previste dall’articolo 7 della legge n. 53”.
L’articolo citato è appunto quello che prevede che fino all’anno scolastico in corso “possono iscriversi, secondo criteri di gradualità e in forma di sperimentazione, compatibilmente con la disponibilità dei posti e delle risorse finanziarie dei comuni … al primo anno della scuola dell’infanzia i bambini e le bambine che compiono i tre anni di età entro il 28 febbraio 2004, ovvero entro date ulteriormente anticipate, fino alla data del 30 aprile”
Stando alla legge, insomma, a partire dal prossimo anno scolastico, le iscrizioni dei bambini anticipatari dovrebbero diventare la regola e non essere più oggetto di sperimentazione.
E’ del tutto comprensibile, dunque, che l’Anci si preoccupi del problema e chieda alla Conferenza unificata di affrontare l’argomento; d’altronde già qualche mese fa il Coordinamento nazionale per le politiche dell’infanzia, formato da Anci, Sindacati e Associazioni professionali, aveva chiesto al Ministro di prevedere una ulteriore proroga alla legge.
In realtà il problema è di natura politico-normativa e per essere affrontato nella direzione richiesta dal’Anci necessita di una vera e propria modifica alla legge.
Le preoccupazioni dell’Associazione nazionale dei Comuni italiani sono del tutto comprensibili: se d’ora innanzi l’iscrizione dei bambini anticipatari non sarà più oggetto di sperimentazione, la domanda delle famiglie potrebbe aumentare in modo consistente e mettere in seria difficoltà le Amministrazioni Comunali che sono tenute, per legge, a fornire locali, strutture, arredi e quanto necessario per l’apertura di nuove sezioni.
E’ tuttavia molto strano che la richiesta venga dall’Anci, dal momento che la Corte Costituzionale ha già stabilito che il problema degli anticipi va affrontato d’intesa con le Regioni e non con i Comuni.
La stranezza appare ancora maggiore se si considera che all’ordine del giorno della Conferenza Stato-Regioni, convocata per la stessa data, il problema delle iscrizioni anticipate non compare affatto.
Intanto le scuole stanno mettendo a punto la procedura per le iscrizioni del 2006/2007 nella consueta incertezza.
Reginaldo Palermo

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