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Anticipi nelle materne: soluzione vicina

Si sta forse avviando a conclusione il problema delle iscrizioni di bambini anticipatari: il Coordinamento nazionale per le politiche dell’infanzia a cui aderiscono i sindacati confederali della scuola e numerose associazioni professionali ha messo a punto una proposta di intesa che nei prossimi giorni verrà discussa con l’Anci, l’Associazione nazionale dei Comuni italiani.
L’intesa prevede che per poter accettare i bambini anticipatari debbano essere garantite alcune condizioni di base: la prima riguarda la disponibilità dell’organico docente, la seconda riguarda invece la necessità di attivare un piano di formazione per il personale docente e ATA coinvolto.
Le istituzioni scolastiche, a loro volta, nell’assegnare i collaboratori scolastici ai singoli plessi, dovranno  impegnarsi  a tenere nella dovuta considerazione le esigenze delle sezioni nelle quali sono inseriti bambini con meno di tre anni.
In ogni caso resta fermo il principio che l’esperienza deve avere forma sperimentale e quindi i collegi dei docenti dovranno predisporre un progetto didattico educativo adeguato alle esigenze dei bambini più piccoli.
Il documento, sul quale i sindacati hanno già raggiunto un accordo, fissa anche alcuni parametri numerici: per ogni bambino di età inferiore ai tre inserito il numero dei bambini iscritti diminuisce di tre unità, in ogni caso non si potranno inserire più di tre anticipatari per sezione (in questo caso la sezione sarà formata da 19 bambini al massimo); nelle scuole che funzionano con sezioni omogenee per età, la sezione dei bambini di tre anni che accoglie anche gli anticipatari non potrà superare il numero massimo di 15 unità; ulteriori riduzioni sono previste per le sezioni che accolgono contemporaneamente bambini disabili e anticipatari.
Finora la questione dell’iscrizione dei bambini con meno di tre anni era rimasta bloccata anche perché i sindacati avevano sostenuto che la sperimentazione degli anticipi non poteva essere avviata fino a quando non si fosse conclusa la trattativa sull’art. 43 relativa alle nuove professionalità necessarie per garantire il funzionamento delle scuole dell’infanzia.
Ma adesso il documento messo a punto da sindacati e associazioni chiarisce che l’intesa viene stipulata proprio nelle more dell’accordo contrattuale.
Nei prossimi giorni la proposta verrà discussa con l’Anci e a quel punto si capirà se davvero la soluzione del problema si sta avvicinando.

Reginaldo Palermo

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