All’indomani del Giorno della Memoria il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi è intervenuto all’incontro Il viaggio delle scuole, in diretta streaming, con cinque tappe nei luoghi italiani simbolo della deportazione. “La memoria è un atto collettivo, il ricordo è un fatto personale, picchiettato nella coscienza di ognuno – ha ribadito il Ministro -. Nella memoria e nella nostra vita comune c’è questa tragedia, che noi abbiamo voluto, perché va ricordato che non solo le vittime ma anche i carnefici erano italiani”.
E come punto di partenza per la lotta all’antisemitismo il Ministro chiede assunzione di responsabilità: “Attenzione, quando si parla di questo, non ci siano tentativi di dire noi non c’entriamo, noi non sapevamo, questa storia riguarda tutti, riguarda il nostro Paese, è storia che partiva dalla Tiburtina, una ferrovia che passava per Verona, per Ferrara, per il Brennero, davanti a italiani che si voltavano dall’altra parte dicendo non ci riguarda. Per questo dobbiamo essere capaci di prendere su di noi questo cammino della memoria”.
“Imparare non vuol dire solo sapere, vuol dire apprendere e mettere nel cuore, per un trasferimento da cuore a cuore, non semplice celebrazione ma momento in cui ripensiamo alla nostra identità”.
E si interroga: “Tutti colpevoli nessun colpevole? No – si risponde il Ministro -. Casa Cervi è l’altra parte della nostra storia, coloro che hanno scelto di dire di no e di essere vittime, non colpevoli”.
“Anche Casa Cervi sia quindi un luogo della memoria, per dire non solo non deve accadere più ma per dire lavoriamo insieme perché ci sia sempre la pace per voi e la pace tra di noi,” conclude Patrizio Bianchi citando il detto ebraico.
L’Istituto Alcide Cervi è stato costituito il 24 aprile del 1972 a Reggio Emilia per iniziativa dell’Alleanza Nazionale dei Contadini (oggi Confederazione Italiana Agricoltori), dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, della Provincia di Reggio Emilia, e del Comune di Gattatico.
Spiega l’Istituto Cervi: Raccogliendo lo straordinario patrimonio di valori rappresentato dalla figura di Alcide Cervi, insieme alla memoria dei suoi sette figli martiri dell’antifascismo, l’Istituto parte dalla esperienza della campagna emiliana per lavorare con coerenza e impegno per la salvaguardia dei valori alla base della Costituzione Repubblicana. Nella formazione e nella didattica, nella ricerca storica e nella diffusione della memoria, si pone in primo piano nel rapporto con le istituzioni locali e nazionali, in stretta collaborazione con enti culturali ed accademici a tutto campo.
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