Antivigilia di Natale: da domani l’Italia è zona rossa per i giorni festivi e prefestivi, arancione negli altri giorni.
A freno del contagio, il capo di Gabinetto del Ministero dell’Interno Bruno Frattasi richiama le prefetture affinché predispongano efficaci servizi volti a garantire la corretta osservanza delle misure previste, in particolare per quanto riguarda i controlli lungo le arterie stradali e in ambito cittadino, per prevenire possibili violazioni alle restrizioni alla mobilità ovvero situazioni di assembramento e di mancata osservanza del distanziamento sociale.
TUTTE LE MISURE DELLA ZONA ROSSA E DELLA ZONA ARANCIONE IN QUESTO ARTICOLO.
Ad ogni modo, ricordiamo che i docenti fuori sede sono liberi di rientrare nei propri domicili o residenze in qualunque momento, anche durante i giorni rossi.
Sull’argomento ecco le due FAQ del Governo:
Dopo l’approvazione del cosiddetto “decreto Natale” (decreto-legge 18 dicembre 2020, n. 172), sarà ancora possibile, dal 24 dicembre al 6 gennaio, tornare alla propria residenza, domicilio o abitazione, se per qualche motivo ci si trova in un’altra Regione?
Sì, il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione è sempre un motivo legittimo di spostamento.
E sarà possibile spostarsi per tornare al proprio luogo di lavoro o per motivi di necessità o di salute?
Sì, gli spostamenti per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità sono sempre possibili, senza distinzione tra giorni e orari.
Sul sito del Ministero dell’Interno vengono ribadite le sanzioni per chi non dovesse rispettare le misure di contenimento della diffusione del Covid-19 previste dall’ultimo dpcm dello scorso 3 dicembre. Si applicano le sanzioni previste dell’articolo 4 del decreto-legge n. 19/2020.
Lo precisa la circolare inviata ai prefetti dal capo di Gabinetto del ministero dell’Interno Bruno Frattasi con riferimento a tutti i divieti di spostamento introdotti relativamente sia al periodo 21 dicembre 2020 – 6 gennaio 2021, sia alle giornate 25 e 26 dicembre 2020 e 1 gennaio 2021.
La sanzione amministrativa va da 400 a 1000 euro con una riduzione del 30% se si provvede al pagamento entro 5 giorni (280 euro).
Scatta il reato di falsa attestazione a un pubblico ufficiale, previsto dall’articolo 495 del codice penale e punito con la reclusione da 1 a 6 anni, nel caso in cui, nelle ipotesi in cui debba essere presentata, l’autocertificazione sugli spostamenti non sia veritiera.
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