Categorie: Personale

Anzianità e scatti, valgono tutte le supplenze e già da precari? Ai giudici l’ardua sentenza

L’anzianità di servizio da quando deve essere calcolata? Per il Miur dal primo giorno di immissione in ruolo, includendo anche una parte dell’eventuale precariato.

Tuttavia, sono sempre più i lavoratori della scuola, tutelati dai sindacati, secondo i quali nella ricostruzione di carriera vanno considerati per intero i periodi delle supplenze.

Il braccio di ferro sempre più spesso arriva dal giudice: solo il Codacons e l’Associazione per la difesa dei diritti civili della scuola hanno intrapreso insieme una battaglia di questo genere con oltre 2.200 ricorsi depositati e 3 milioni di euro di risarcimenti complessivi chiesti per docenti e personale Ata.

Nel computo vanno aggiunti i sindacati di comparto, Anief in testa, ma anche quelli rappresentativi, che con frequenza crescente decidono di intraprendere la via dell’impugnazione in tribunale. Con sentenze favorevoli, che fanno intascare al docente o Ata qualche scatto di anzianità (quindi uno stipendio maggiorato) e una quota di arretrati, la cui entità risulta proporzionale agli anni di mancato aumento.

 

{loadposition deleghe-107}

 

Il Codacons, ha fatto sapere che cominciano ad arrivare i primi risultati: il tribunale del lavoro di Siracusa ha infatti riconosciuto ad un insegnante precario, che durante il giudizio aveva nel frattempo ottenuto la cattedra, l’ anzianità di servizio – a fini pensionistici – maturata durante i rapporti di lavoro a tempo determinato, condannando il Miur anche a corrispondere al docente la differenza retributiva tra quanto percepito e quanto gli sarebbe spettato per effetto dell’anzianità di servizio.

“In tal modo – ha detto l’avvocato Bruno Messina che ha patrocinato la causa e che è anche presidente provinciale del Codacons – si è riconosciuta l’illegittimità dei contratti a termine che il docente-supplente aveva dovuto stipulare per anni, attribuendo al professore quanto gli sarebbe spettato qualora fosse stato immesso in ruolo sin dal primo contratto. Insomma, si è riconosciuto che anche in Italia non si può essere precari per sempre”.

Il passo successivo, su cui stanno lavorando i legali che tutelano i lavoratori della scuola, è quello dell’ottenimento degli scatti automatici dello stipendio già da precari.

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Il Sicilia Express funziona. A casa tanti prof e studenti dalle brume del nord in treno

È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…

22/12/2024

Concorso ordinario Pnrr 2024, non vengono valutati i titoli informatici e le certificazioni linguistiche inferiori quelle di livello C1

Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…

22/12/2024

Concorso docenti 2024, costituzione delle commissioni giudicatrici, presentazione della domanda

Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…

22/12/2024

Docenti supplenti, ecco quando ai precari spetta la continuità del contratto per il periodo di vacanza e sospensione dell’attività didattica

Una docente precaria con un contratto a tempo determinato da parte del dirigente scolastico fino…

22/12/2024

Legge di bilancio: mancano risorse per le famiglie che mandano i figli nei centri estivi

Finita la scuola, a giugno, molte famiglie potrebbero essere in diffcoltà perchè non avranno la…

22/12/2024

Grammatica valenziale, esempi e pratiche: perché è importante agire sul ragionamento più che sulla memoria

La grammatica valenziale insegna a comprendere la struttura della frase ragionando sui legami tra parole,…

22/12/2024