C’è ansia per la sorte di una docente 43enne in servizio presso la scuola media di primo grado ‘Luigi Einaudi’ di Aosta. Si chiama Christiane Seganfreddo, insegna “arte e immagine” e di lei non si hanno più notizie da tre giorni. A casa l’attendono il bimbo di due anni e il compagno, che ha dato l’allarme nella mattina del 30 dicembre, quando al suo risveglio non l’ha più trovata in casa. Tra le cause dell’allontanamento non si escludono questioni legati a problemi di salute.
L’ultima traccia è il segnale del cellulare, agganciato alle 5 del giorno della scomparsa tra il centro di Aosta e la collina, dove sono iniziate le ricerche ora estese a tutta la regione. Docente in una scuola media di Aosta, si è probabilmente allontanata a piedi. Al momento non si sa se avesse con sé denaro o bagagli. Vigili del fuoco, anche con unità cinofile, stanno perlustrando da tre giorni specifiche zone di territorio. Ricerche, ancora senza esito, complicate dalla nevicata di oggi.
‘‘Non cerchiamo un cadavere, tutte le ipotesi sono aperte”, ha detto il Questore di Aosta Maurizio Celia. In costante contatto con la famiglia, la squadra mobile cerca anche eventuali scritti o tracce lasciate dall’insegnante.
“Noi l’aspettiamo”, ha detto Rosina Meloro, il dirigente scolastico dell’istituto secondario di primo grado dove Christiane insegna da diversi anni ‘Arte e immagine’, materia di cui la donna è appassionata e che l’aveva condotta anche a fare una ricerca proprio sugli antichi mulini dei villaggi di Saint-Pierre. La località, a 1.600 metri di altezza, dove un testimone l’avrebbe vista nel pomeriggio del 2 gennaio: le ricerche ripartiranno da lì.
‘‘Non cerchiamo un cadavere, tutte le ipotesi sono aperte”, ha detto il Questore di Aosta Maurizio Celia. In costante contatto con la famiglia, la squadra mobile cerca anche eventuali scritti o tracce lasciate dall’insegnante.
“Noi l’aspettiamo”, ha detto Rosina Meloro, il dirigente scolastico dell’istituto secondario di primo grado dove Christiane insegna da diversi anni ‘Arte e immagine’, materia di cui la donna è appassionata e che l’aveva condotta anche a fare una ricerca proprio sugli antichi mulini dei villaggi di Saint-Pierre. La località, a 1.600 metri di altezza, dove un testimone l’avrebbe vista nel pomeriggio del 2 gennaio: le ricerche ripartiranno da lì.
