Si è parlato tanto di Ape social, la possibilità che il Governo ha dato ai nati tra il 1952 e 1954 con 36 anni di contributi, di anticipare il pensionamento fino a 3 anni e 7 mesi.
Per i lavoratori che oggi percepiscono fino a 1.500 euro lordi, lo “scivolo” sarà gratuito. Gli altri, invece, poiché sforano la soglia, dovranno restituire per 20 anni (a banche e assicurazioni), nel periodo che va tra i 67 e 87 anni di età, cifre comunque “abbordabili”: abbiamo calcolato, tra i 50 e 100 euro al mese.
Diversi lettori ci hanno chiesto quali sono queste categorie cosiddette usuranti. Le abbiamo rintracciate: oltre alle maestre d’asilo, ci sono gli edili, gli infermieri e le ostetriche, gli operai addetti alle concerie, i facchini. Ma anche camionisti e macchinisti, conduttori di gru, operatori ecologici, coloro che assistono persone non autosufficienti, operai addetti alle pulizie.
Ora, tra gli emendamenti presentati alla Legge di Stabilità in via di approvazione, che sembra abbiano anche buone possibilità di ottenere il consenso delle commissioni parlamentari di competenza, figurano altre tre professionalità: i lavoratori agricoli, gli operatori che svolgono l’attività in altezza, come ad esempio coloro che si occupano delle linee dell’alta tensione elettrica, gli stuntman, ovvero coloro che pendono parte alle scende pericolose di film.
Degli altri insegnanti, invece, non c’è traccia. Ai docenti della primaria, i prof della secondaria di primo e secondo grado, che vorranno fuire della proposta, toccherà pagare anche 300 e più euro al mese. Sempre per un ventennio.
Eppure, esistono altissime percentuali di disturbi e malattie derivanti dalla professione. Al Governo sembra che non lo sappiano. Oppure, più probabilmente, lo sanno ma fanno finta di non saperlo.
Il motivo? È semplice: l’alto numero di potenziali lavoratori coinvolti. Che farebbe bocciare la richiesta, per via delle coperture economiche troppo alte. Lo stesso motivo, a pensarci bene, che rende difficoltose le trattative per il rinnovo di contratto di docenti, Ata e dirigenti scolastici. Mentre è decisamente più facile dire sì allo “scivolo” pensionistico per gli operatori dell’alta tensione elettrica e agli stuntman. Il cui logorio fisico è fuori di dubbio.
Anche quello dei docenti è accertato. Però è solo psicologico. Solo che per loro non c’è spazio: largo, dunque, a sempre più depressioni e crisi di nervi. Di docenti ultrasessantenni che non ce la fanno più a tenere a bada alunni con 50 o 60 anni di meno. Così il danno sarà doppio: per i prof sfiniti e gli alunni che se li ritroveranno dietro la cattedra.
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