E’ online da un paio di giorni, nella sezione gare e appalti del sito di Infratel Italia la gara, indetta su incarico del Ministero dello Sviluppo Economico e secondo quanto deliberato dal Comitato Banda Ultralarga (COBUL), per la fornitura di connettività a banda ultralarga, compresa la fornitura della rete di accesso e dei servizi di gestione per le scuole italiane.
Dell’iniziativa si era già parlato in queste pagine, all’indomani dell’approvazione da parte del MISE del decreto attuativo del primo ottobre, con cui era stato dato mandato formale a Infratel di bandire una gara aperta per collegare 32 mila scuole con connessione a 1Gigabit e banda minima garantita di 100 MBps, comprensivo di cablaggio interni e di manutenzione degli stessi impianti così da garantire piena efficienza al servizio.
È ora ufficialmente aperta la gara che consentirà in tempi brevi di dotare le scuole di connessioni a banda ultralarga: nella gara è stato previsto il limite di due lotti aggiudicabili dallo stesso concorrente, al fine di garantire un elevato livello di concorrenzialità, e considerata l’esigenza di una celere realizzazione del Piano, si è inteso attribuire un punteggio significativo ad elementi dell’offerta relativi alla celere realizzazione delle opere.
Al fine di disincentivare condotte inadempienti degli aggiudicatari, si legge nelle pagine del MISE, sono state introdotte penali particolarmente severe per ciascun giorno di ritardo, per la mancata attivazione della connessione di una scuola nonché per l’inosservanza di altre prescrizioni contrattuali relative ai tempi di realizzazione ed alla qualità del servizio.
L’avvio della gara, a due settimane dalla pubblicazione del Decreto del Ministro Stefano Patuanelli attributivo della misura, aggiunge la Presidente di Infratel Fratesi sempre dalle pagine web del Ministero dello Sviluppo Economico, dimostra il grande impegno che i dipendenti e i collaboratori di Infratel Italia stanno profondendo nel percorso di ripartenza del Paese.
Il piano strategico Banda Ultralarga ha l’obiettivo di sviluppare una rete in banda ultralarga sull’intero territorio nazionale per creare un’infrastruttura pubblica di telecomunicazioni coerente, con gli obiettivi dell’Agenda Digitale Europea. Il Ministero dello Sviluppo economico attua le misure definite per la strategia nazionale anche attraverso la sua società in house Infratel Italia S.p.a. La mission di Infratel consiste nel curare i programmi di infrastrutturazione del Paese, in particolare con riferimento allo sviluppo della rete di banda ultralarga e dei servizi pubblici di connessione Wi-Fi nella cornice della Strategia Italiana per la banda ultralarga.
La gara appena aperta si compone di sette lotti, e le restanti Regioni, sulla base di quanto deliberato dal COBUL, provvederanno alla realizzazione del Piano attraverso le proprie società in-house regionali sulla base di un rapporto convenzionale con il MISE.
I criteri declinati nel bando di gara puntano a creare le condizioni più favorevoli allo sviluppo integrato delle infrastrutture di telecomunicazione fisse e mobili, e mirano anche a sostenere tutte le iniziative di riferimento per lo sviluppo delle reti a banda ultralarga in Italia. L’intervento pubblico vuole correggere le disuguaglianze sociali e geografiche generate dall’assenza di iniziativa privata da parte delle imprese e consentire una maggiore coesione sociale e territoriale, grazie all’accesso ai mezzi di comunicazione tramite la rete a banda ultralarga.
Il coordinamento tra Ministero dello Sviluppo Economico e amministrazioni locali è assicurato tramite un accordo quadro siglato in data 11 febbraio 2016 tra il Ministero dello Sviluppo Economico, la Presidenza del Consiglio dei Ministri e le Regioni.
Le risorse stanziate per il Piano scuole nel suo complesso ammontano a 400.430.898 euro.
Il totale delle sedi scolastiche coinvolte è superiore a 34.000 e saranno connessi con banda ultralarga (fino a 1Gbps, con 100 Mbps garantiti). In particolare, il piano prevede il collegamento di tutti gli edifici delle scuole medie e superiori su tutto il territorio nazionale e, nelle “aree bianche”, anche il collegamento di tutti i plessi delle scuole primarie e dell’infanzia.
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