A Formigine, in provincia di Modena, agli alunni delle prime elementari viene affidato un termine che custodiranno fino alla quinta. Ogni giorno dovranno trovare significati e connessioni di quel vocabolo. La bella iniziativa è raccontata da La Repubblica.
Tutto nasce da una sperimentazione didattica importata dal Canada e applicata per la prima volta nella scuola italiana: “Il metodo si chiama Lid, learning in depth — racconta Gianni Ravaldi, dirigente scolastico della scuola elementare “Giosué Carducci” — è stato inventato dal filosofo dell’Educazione Kieren Egan e vuol dire imparare in profondità.
Consiste nel consegnare a ogni bambino, all’inizio del suo percorso scolastico, un parola scelta in una lista specifica di 150 termini. La parola viene sorteggiata e assegnata con una cerimonia, come fosse un dono prezioso”.
Ad oggi, in tutto il mondo, il progetto ha coinvolto oltre 100.000 bambini in 22 paesi.
Le parole si riferiscono a oggetti concreti grazie ai quali i bambini non solo potranno accumulare nozioni, ma potranno soprattutto appassionarsi alla conoscenza, illustrando poi periodicamente ai compagni le scoperte fatte, raccolte in un portfolio che si concluderà alla fine della quinta elementare.
Una parola da approfondire, durante un’ora dedicata in classe ogni settimana, ma anche nel tempo libero, in totale autonomia, anche se sotto la supervisione delle maestre e con il coinvolgimento dei genitori (e soprattutto senza internet).
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