Sono i sindacati di categoria a denunciare “la situazione di grave precarietà in cui versano i circa 17mila addetti ex lsu e dei cosiddetti appalti storici addetti ai servizi di pulizia, ausiliariato e di ripristino del decoro degli istituti scolastici” e proclamano “lo stato di agitazione di tutti i lavoratori del settore”.
Intanto fra pochi giorni inizia la scuola e la faccenda pulizie non è di poco conto, tanto che in una nota congiunta al ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, al ministro del Lavoro Luigi Di Maio, al dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane del Miur, alla commissione di Garanzia per l’attuazione dello sciopero nei servizi pubblici essenziali, nonché alle associazioni imprenditoriali e cooperative ed ai consorzi del settore, le sigle rivendicano l’attuazione dell’accordo quadro governativo sottoscritto il 4 novembre 2016.
L’intesa contemplava “un impegno specifico ad una soluzione stabile e di prospettiva alle problematiche sociali ed occupazionali dei lavoratori, che dopo vent’anni di continue di continue traversie hanno il diritto a vedersi riconosciuta la possibile stabilità di un posto di lavoro e uno stipendio dignitoso”.
Nella missiva- riporta l’agenzia Adnkronos -i sindacati evidenziano, fra le altre cose, “la necessità di riprendere il confronto ad un tavolo politico in grado di assicurare risposte concrete alle lavoratrici ed ai lavoratori ex lsu e appalti storici per l’immediato ed in prospettiva futura ritenendo grave ed inaccettabile l’assenza di risposte e soluzioni positive e la mancata convocazione”.
“E’ necessario che il Governo e i dicasteri competenti dell’Istruzione e del Lavoro, nel rispetto delle norme e degli accordi governativi, confermino che qualunque processo, compresa l’internalizzazione dei servizi di pulizia nelle scuole annunciata nei mesi scorsi, contempli in modo inequivocabile la continuità occupazionale e di reddito di tutti i 17mila lavoratori impiegati nei servizi in appalto di pulizia, ausiliariato e di ripristino del decoro delle scuole che da oltre 20 anni versano in uno stato di precarietà”.
“L’annosa vertenza che vede i sindacati da anni impegnati nel tentativo di assicurare la continuità occupazionale e del reddito dei 17mila ex lsu e degli appalti storici, nonché la destinazione delle risorse in Finanziaria non sfugga all’attenzione dei ministri Di Maio e Bussetti”.
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