Firmato nella notte l’accordo Governo-sindacati che mette fine alla annosa vertenza dei lavoratori Ex Lsu e dei cosiddetti “appalti storici” impiegati nei servizi di pulizia in più di 4mila scuole di tutta Italia.
L’intesa riguarda 24mila lavoratori ed è stata sottoscritta da Cgil, Cisl e Uil oltre che dai rispettivi sindacati di categoria.
A seguito dell’accordo il personale in questione continuerà a svolgere i servizi di pulizia, ma anche piccoli lavori di manutenzione utili a garantire la sicurezza degli edifici.
Il Miur ha garantito la disponibilità di risorse significative, 450 milioni di euro fino al 30 marzo 2016: 150 milioni per l’anno 2014, a decorrere dal 1° luglio 2014 e ulteriori 300 milioni per l’anno 2015.
Al tempo stesso verrà avviato un programma di sostegno al reddito facendo ricorso ai fondi degli ammortizzatori sociali in deroga e verrà favorito l’esodo volontario di circa 700 lavoratori che già posseggono i requisiti per andare in pensione a breve.
Per Raffaele Bonanni della Cisl si tratta di “un fatto positivo che dimostra come il sindacato continui a fare accordi a dispetto di tante critiche ingiustificate e spesso pretestuose”.
La soluzione, sottolinea il segretario generale della Cisl, ”evita non solo i licenziamenti dei lavoratori, che sarebbero scattati il primo aprile 2014, ma attraverso un percorso di politiche attive del lavoro e di formazione, riqualifica questi lavoratori in modo da accrescerne le competenze professionali utili a svolgere nuovi servizi come il ripristino del decoro e la funzionalità degli immobili adibiti ad edifici scolastici”.