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Appello “accorato al Parlamento” della Flc-Cgil: bloccate il concorso. Dismesse le connessioni internet di 3.800 scuole

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Per il sindacato di Pantaleo l’attuale fase non sarebbe adatta per bandire un concorso a cattedra le cui spese potrebbero essere dirottate alle tante esigenze della scuola che rischia di non poter garantire agli alunni un’adeguata offerta formativa.
Prima un piano di investimenti, ammonisce la Flc, sia in risorse economiche che di organico con cui venga garantita la continuità didattica attraverso la stabilizzazione di quei precari che da molti anni con professionalità operano nelle istituzioni scolastiche.
E a dimostrazione di quanto bisogno ci sia di soldi e di fondi e di finanziamenti alle scuole, denuncia che dal 20 ottobre 2012 saranno dismesse le connessioni internet di 3800 scuole.
Queste istituzioni scolastiche erano fornite dal Sistema pubblico di connettività (Spc) che ha loro consentito di fruire di un collegamento ad Internet (di tipo ADSL o satellitare) e di una serie di servizi di sicurezza, a carico della Direzione generale tramite un contratto con Fastweb.
“Adesso, dopo gli spot del ministro Profumo sulla modernizzazione delle scuole italiane attraverso la cosiddetta “agenda digitale”, la “dematerializzazione”, gli slogan “un computer per ogni classe”, “banda larga”, “scuola 2.0”, con la nota prot. 4173 del 12 settembre 2012 la Direzione generale per gli studi, la statistica e i sistemi informativi del Miur ci riporta alla realtà fatta ancora una volta di tagli e di conseguenti disservizi.
Nella nota si comunica che dal 20 ottobre 2012 saranno dismesse tutte le linee ministeriali Fastweb del progetto SPC per le 3.800 scuole interessate. La causa? Per Flc “sono venuti meno gli stanziamenti finanziari necessari a garantire la gestione e lo sviluppo dell’intero sistema informativo”, anche se, dice il sindacato, la direzione generale si giustifichi sostenendo che “non è giusto continuare a sostenere l’intervento economico in favore delle 3.800 scuole perché ciò costituirebbe discriminazione nei confronti della restante maggior parte delle scuole”.