L’appello, scrive La Stampa, è stato lanciato da più voci e a più indirizzi con un unico obiettivo: scongiurare il rischio di chiusura di alcune classi del liceo scientifico di St-Vincent. Come? Invitando per esempio i pensionati a iscriversi per raggiungere il numero minimo di 20 allievi richiesto per attivare la classe prima.
La discussione è scaturita in Consiglio comunale a St-Vincent a seguito di un doppio invito a sottolineare l’importanza del liceo scientifico nella realtà della Bassa e Media Valle proposto dal consigliere Paolo Ciambi a nome della minoranza consiliare con una risoluzione, per esprimere un orientamento, e con una mozione per impegnare la giunta comunale a manifestare la preoccupazione al governo regionale e a compiere tutte le azioni possibili per consolidare il polo scolastico.
E così maggioranza e minoranza hanno approvato entrambi i documenti nato anche dal determinante contributo di un’insegnante e di uno studente.
“Finalmente si parla dell’Istituzione scolastica Binel-Viglino di Pont-St-Martin, Verrès e St-Vincent. Noi ne discutiamo dal 2009, prima della sciagurata delibera che nel febbraio 2010 ha portato a 20 il numero minimo di iscritti per l’attivazione delle classi prime (invece di 10)”: ha detto il prof e ha pure delineato la situazione che si è creata: “Se vogliamo mantenere le scuole sul territorio e non ritornare ai tempi in cui tutto era accentrato su Aosta, occorre accettare le oscillazioni. Se la scuola non è sostenuta nel quinquennio non ha senso perché una scuola a groviera, con una classe sì e una no, nessuno la vuole. Lancio un appello: per il prossimo anno, con il fatto che la nuova giunta regionale non si è ancora formata e non abbiamo i tempi tecnici per chiedere una deroga al numero di venti, chiediamo ai pensionati di iscriversi per formare una classe mista, scongiurando così il rischio di perdere un’altra prima”.Appello accolto dal sindaco che ha invitato i consiglieri a iscriversi.
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