Gentili organizzazioni Sindacali
FLC CGIL
UIL SCUOLA
CISL SCUOLA
SNALS
GILDA-UNAMS
COBAS SCUOLA
ANIEF
USB
UNICOBAS
Come annunciato da mesi la riforma della scuola è ormai diventata realtà con il varo del disegno di legge che sarà a breve presentato in Parlamento.
Il DdL ha superato ogni più fervida immaginazione rivelandosi peggiore della brochure presentata dal Presidente del Consiglio nel mese di settembre.
L’unico aspetto positivo della millantata riforma, ovvero la stabilizzazione di tutto il personale precario, si è drasticamente ridimensionato e reso incerto da alcuni commi presenti nel DdL.
Lo spettro della chiamata diretta da parte dei dirigenti scolastici, dapprima velatamente accennato, è ora diventato una fortissima realtà con il varo degli albi regionali, dai quali il dirigente potrà attingere a suo insindacabile giudizio.
L’ultima stangata alla libertà dei docenti e della scuola tutta è rappresentata dal “Piano dell’offerta formativa triennale” che sarà a totale carico del dirigente scolastico e verrà redatto senza nessun coinvolgimento da parte del collegio dei docenti, definitivamente svilito e snaturato di ogni suo precedente e legittimo potere decisionale.
Per queste e altre “novità” presenti in questo DdL, i lavoratori della scuola statale ritengono che sia necessaria e urgente una grande mobilitazione, che costringa il Governo a recedere sui propri passi e annulli definitivamente la sua presentazione.
I lavoratori della scuola chiedono con forza che:
– le sopraelencate organizzazioni sindacali destinatarie decidano congiuntamente mettendo da parte le antiche divisioni;
– sospendano le iniziative prese in modo autonomo;
– indicano celermente uno sciopero generale unitario di tutto il settore scuola contro questo Disegno di Legge.
I lavoratori della scuola sono stanchi di:
– subire “riforme e controriforme” calate dall’alto,
– essere chiamati in causa per aderire ad iniziative mai negoziate, mai discusse unitariamente,
– essere convocati all’occorrenza e strumentalizzati per contrastare azioni mai condivise.
Questa è l’ultima occasione che i lavoratori hanno di far capire a chi governa che vogliono essere soggetto promotore della riforma della scuola e non oggetto di atti unilaterali da parte dei vari Governi.
Se le organizzazioni sindacali non daranno seguito a questa richiesta, i lavoratori della scuola autorganizzati saranno costretti a cercare da soli di contrastare il DdL, non potendo e non volendo più dividersi infruttuosamente in tante iniziative separate.
27 Marzo 2015
Primi firmatari:
PROFESSIONE INSEGNANTE (33.500 utenti)
LA SCUOLA PUBBLICA NON DEVE FINIRE (13.100 utenti)
DOCENTI IMMOBILIZZATI (2470 utenti)
DOCENTI UNITI: NO AL DDL SCUOLA (2400 utenti)
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