Ha riscosso un’adesione ampia e bipartisan, anche nel mondo politico, oltre che il pieno sostegno delle istituzioni, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’iniziativa celebrata il 25 novembre, istituita dall’Onu nel 1999 e divenuta nota in Italia negli ultimi anni a causa dell’aumento degli omicidi “rosa”. “Dobbiamo tutti impegnarci per l’affermazione del rispetto della donna, contrastando innanzitutto le dinamiche di discriminazione ancora presenti nella nostra società e continuando ad affermare con forza la cultura del rispetto, soprattutto tra le giovani generazioni”, ha scritto il presidente del Senato Renato Schifani. “Ogni forma di aggressione fisica o psicologica contro una donna rappresenta la violazione più grande della dignità umana e va combattuta con forza e determinazione”, ha concluso Schifani. In un’intervista al blog ‘Giulia’, il presidente della Camera Gianfranco Fini, ha ribadito il suo impegno “nel promuovere una cultura della eguaglianza di genere”. In particolare, Fini ha elogiato la proposta di legge presentata da Giulia Bongiorno, che prevede un’articolata casistica di aggravanti che permetterebbero di punire con la pena dell’ergastolo alcuni casi di omicidio perpetrati a danno delle donne.
Diversi esponenti politici si sono soffermati sulla convenzione di Istanbul del Consiglio d’Europa contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica. L’Italia l’ha firmata, ora deve ratificarla. “Auspico che sia possibile ratificare in tempi brevi, entro la legislatura, la convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne che io stessa ho firmato”, ha detto il minstro Elsa Fornero. “Il modo migliore di onorare la giornata internazionale contro la violenza sulle donne è l’impegno a ratificare prestissimo in Parlamento la Convenzione di Istanbul”, ha detto Paola Binetti (Udc). “Il Parlamento italiano ratifichi presto la Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne, uno strumento importante per dotare il nostro sistema giuridico di nuova e piu’ efficace tutela”, ha dichiarato Giuseppe Consolo (Fli). “Mi impegno affinché il nostro Paese proceda in tempi rapidi, magari entro la fine della legislatura, a ratificare la Convenzione di Istanbul”, ha auspicato Deborah Bergamini (Pdl). Molte, più in generale, le denunce, via Facebook, Twitter o comunicati, del mondo politico. Il femminicidio “è una barbarie indegna”, ha dichiarato il leader Idv Antonio di Pietro. “Per un futuro migliore bisogna valorizzare il ruolo delle donne nella società, rispettarne il corpo e i sentimenti”, ha scritto Anna Finocchiaro (Pd). “La Giornata di oggi sia un`ulteriore occasione per riflettere sul fenomeno troppo spesso sottovalutato della violenza e dei maltrattamenti che le donne sono costrette a subire”, ha dichiarato la presidente uscente della Regione Lazio Renata Polverini. “Occorre un impegno collettivo di educazione al rispetto della donna e alla cultura della non violenza”, ha detto Vannino Chiti (Pd).