L’Unicef continua a essere seriamente preoccupato per le violenze in corso in Costa d’Avorio e il loro impatto sui bambini”- ha dichiarato il Direttore generale dell’Unicef Anthony Lake – Siamo particolarmente turbati dalle notizie che parlano di bambini tra le vittime delle stragi. I bambini continuano ad essere reclutati dalle forze armate da tutte le parti in conflitto, una grave violazione dei loro diritti che mette a repentaglio non solo il loro futuro, ma anche le possibilità per raggiungere una pace sostenibile in Costa d’Avorio”.
“L’Unicef – prosegue il Direttore – sta lavorando per aiutare chi ha bisogno di aiuti umanitari, ma i nostri programmi sono stati seriamente compromessi dai combattimenti. Nella parte occidentale del paese, l’Unicef è stato in grado di sostenere la popolazione sfollata con aiuti di prima necessità, ma abbiamo la necessità di raggiungere le altre persone a rischio, soprattutto ad Abidjan, dove si stima che un milione di sfollati abbiano urgente bisogno di aiuto. Abbiamo paura che possano scoppiare focolai di malattie, se noi e altre agenzie non riuscissimo a raggiungere le migliaia di famiglie sfollate internamente. Anche l‘unicef rivolge un invito a tutte le parti in conflitto perché cessino le violenze contro i civili e sia consentito agli operatori umanitari di raggiungere i più bisognosi”.
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