Gli eurodeputati, rammaricandosi dei tagli operati da alcuni paesi membri, ricordano a tutti i governi che è loro dovere ”garantire che almeno il due per cento del prodotto interno lordo sia investito nell’istruzione”.
Strasburgo chiede alle autorità nazionali di mobilitare le risorse necessarie a modernizzare le infrastrutture e i corsi di studio, al fine di garantire che le università contribuiscano alla competitività dell’Ue.
Una parte del finanziamento del settore, suggerisce la risoluzione, potrebbe arrivare anche dal Fondo sociale europeo e da quello per lo sviluppo regionale.
Il Parlamento Ue sostiene inoltre l’iniziativa della Commissione europea di creare un sistema di prestiti che permettano agli studenti di passare un periodo della loro carriera accademica in un paese straniero. L’obiettivo dell’Ue dev’essere quello di assicurare che entro il 2020 ”il 35% dei lavoratori sia altamente qualificato”, riuscendo così a rispondere ”alle esigenze del mercato del lavoro”.
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