Il Comune di Torino taglia del 25% il contributo alle scuole cattoliche della Fism (Federazione italiana scuole materne) e alla scuola della comunità ebraica, che pure garantiscono un servizio per la collettività.
Si passa dai 3 milioni dell’anno scorso a 2 milioni e 250 mila euro. Per gli stessi istituti, la giunta M5s intende anche cancellare l’agevolazione del 30% sulla tassa rifiuti, costringendo le scuole a chiudere o ad aumentare le rette o i costi per le famiglie.
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Lo scrive L’Avvenire che riporta le dichiarazioni il presidente regionale Fism: “Le scuole – spiega, Redi Sante Di Pol – hanno bisogno di programmare. Non possiamo comunicare a marzo inoltrato alle maestre una riduzione dello stipendio. Questo ingente taglio (un quarto del totale) crea un danno ingente alle famiglie e alle insegnanti. Siamo amareggiati perché si era parlato inizialmente di un taglio lineare, esclusivamente se fosse stato necessario. Invece siamo stati colpiti solo noi. Il primo di aprile ci riuniremo in assemblea per decidere che fare. Non possiamo far passare sotto tono ciò che è accaduto».
Forte la preoccupazione tra i responsabili delle 55 scuole coinvolte, in cui ogni giorno 500 lavoratori seguono oltre 5.000 bambini.
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