“Apple aprirà a Napoli una bella realtà di innovazione con circa 600 persone” aveva detto il 21 gennaio il premier, Matteo Renzi, a Palazzo Chigi.
Uno scoop confermato poco dopo da un comunicato della società di Cupertino, dove però si sorvolava sui numeri. L’annuncio sui social network è diventato subito ‘La Apple apre a Napoli, 600 posti di lavoro’ e sulle agenzie ‘Apple apre a Napoli bella realtà con 600 addetti’. Nessuna smentita”.
Questo è quanto riportato in un articolo del Corriere della Sera. Stessa linea quella che si legge in un altro articolo su HuffingtonPost: “In un comunicato, Apple aveva annunciato la creazione in Italia del primo Centro di Sviluppo App iOS d’Europa, per fornire agli studenti competenze pratiche e formazione sullo sviluppo di app iOS per l’ecosistema di app più innovativo e vivace al mondo. Sarà situato in un istituto partner a Napoli, sosterrà gli insegnanti e fornirà un indirizzo specialistico preparando migliaia di futuri sviluppatori a far parte della fiorente comunità di sviluppatori Apple”.
Tutto bene dunque? Purtroppo no, perchè quei 600 posti di lavoro – che ormai sono scolpiti nella testa di molti come sulla pietra – non ci saranno: il numero è quello degli studenti che verranno selezionati per seguire, nella struttura di una società partner, i corsi di sviluppo sul sistema operativo iOs, cioè quello dell’iPhone/iPad/iWatch.
Ha fatto bene il ministero dell'Istruzione a non riprogrammare le prove concorsuali del 2022 (per…
Questa mattina, venerdì 20 dicembre, a Zagabria, in Croazia, un 19enne ha fatto irruzione in…
Un docente su due è favorevole a non appesantire il carico di lavoro degli studenti…
Sul portale INPA sono disponibili i due bandi per la selezione dei componenti delle commissioni…
L’istituto tecnico G. Marconi di Dalmine, in provincia di Bergamo, una delle istituzioni più all’avanguardia…
Alla fine l’educazione alimentare nelle scuole paga! Con tempi medio-lunghi, d’accordo, ma i risultati si…