“Apple aprirà a Napoli una bella realtà di innovazione con circa 600 persone” aveva detto il 21 gennaio il premier, Matteo Renzi, a Palazzo Chigi.
Uno scoop confermato poco dopo da un comunicato della società di Cupertino, dove però si sorvolava sui numeri. L’annuncio sui social network è diventato subito ‘La Apple apre a Napoli, 600 posti di lavoro’ e sulle agenzie ‘Apple apre a Napoli bella realtà con 600 addetti’. Nessuna smentita”.
Questo è quanto riportato in un articolo del Corriere della Sera. Stessa linea quella che si legge in un altro articolo su HuffingtonPost: “In un comunicato, Apple aveva annunciato la creazione in Italia del primo Centro di Sviluppo App iOS d’Europa, per fornire agli studenti competenze pratiche e formazione sullo sviluppo di app iOS per l’ecosistema di app più innovativo e vivace al mondo. Sarà situato in un istituto partner a Napoli, sosterrà gli insegnanti e fornirà un indirizzo specialistico preparando migliaia di futuri sviluppatori a far parte della fiorente comunità di sviluppatori Apple”.
Tutto bene dunque? Purtroppo no, perchè quei 600 posti di lavoro – che ormai sono scolpiti nella testa di molti come sulla pietra – non ci saranno: il numero è quello degli studenti che verranno selezionati per seguire, nella struttura di una società partner, i corsi di sviluppo sul sistema operativo iOs, cioè quello dell’iPhone/iPad/iWatch.
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