Cosa pensano veramente dell’antisemitismo i docenti, il personale non docente e chiunque sia coinvolto nelle sorti della scuola?
Le recenti Linee guida contro l’antisemitismo nella scuola, tenendo conto dell’aumento di questo grave fenomeno, recepiscono la definizione dell’IHRA e mirano non solo al razzismo più scoperto ma anche all’odio basato su stereotipi culturali, sull’antigiudaismo religioso, sull’antisionismo, e così via.
Sono state presentate il 23 novembre 2021 presso il ministero dell’Istruzione, e nei giorni immediatamente successivi avrebbero dovuto essere inoltrate a tutte le scuole di ogni ordine e grado.
È andata davvero così?
Molti Uffici scolastici territoriali le hanno pubblicate sui propri siti solo attorno al 17 gennaio 2022, e già ora si stenta a ritrovarne traccia.
Quanto alle scuole, qualcosa deve essere andato storto. Ad una semplice ricerca on line per argomento, il numero di occorrenze scolastiche restituito è scarsissimo, ben lontano dall’ordine di grandezza dell’insieme degli istituti, tutti presunti destinatari.
Peraltro pure a fare una ricerca mirata sui siti ufficiali di alcuni dei licei più rinomati delle nostre maggiori città, non si trova quasi nulla.
Probabilmente qualche scuola avrà diramato il testo soltanto in forma cartacea o tramite posta elettronica o in qualche area del sito accessibile solo agli autorizzati, dandogli la minore pubblicità possibile. Ma quale sarebbe il motivo di tanta segretezza?
Va aggiunto che in molti dei casi accessibili via Internet le scuole si sono limitate ad allegare il testo delle Linee guida, o il relativo link, alle normali circolari, perlopiù a quelle diffuse attorno al 27 gennaio (senza considerare che tante altre scuole invece non pubblicano nulla neppure in tale occasione, neanche la circolare ministeriale appositamente predisposta). Si tratta di comunicazioni destinate presto a essere dimenticate, sepolte da innumerevoli altre simili dai contenuti più vari.
Un documento del genere sembrerebbe invece concepito per i tempi lunghi, come strumento di confronto continuo e stimolo di efficace lavoro didattico. Non dovrebbe rimanere a disposizione di tutti sul sito ufficiale della scuola, con un posto di rilievo, assieme al PTOF e ai vari regolamenti?
Nell’amministrazione scolastica e tra i docenti prevale forse, al contrario, la volontà di rimuoverlo senza farci i conti?
La situazione è analoga a quella che si verificò un anno fa. Il 21 gennaio 2021 fu diffuso, ancora dagli uffici del coordinamento nazionale per la lotta contro l’antisemitismo, un questionario su questi temi destinato a tutti i docenti, rimasto attivo on line per circa venti giorni.
Quanti docenti non ne avevano finora mai sentito parlare?
Quanti stavolta non hanno ricevuto le nuove Linee guida?
E quante scuole hanno da tempo ormai dimenticato pure il Giorno della Memoria?
Andrea Atzeni
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