L’apprendimento cooperativo, o cooperative learning, può essere un sostituto della lezione frontale? Abbiamo parlato di questo interessante tema nell’intervista che abbiamo realizzato a Riccarda Viglino, insegnante di scuola primaria per quarant’anni e formatrice esperta di apprendimento cooperativo.
La Viglino ci ha aiutato a mettere a confronto le due pratiche didattiche, fornendo il suo punto di vista. Per la docente non è proficuo demonizzare la classica lezione frontale: semplicemente ne vanno riconosciuti i limiti e va riconosciuto il fatto che, nonostante si tratti di una modalità che rimane per certi aspetti valida, non è l’unica che può esistere.
L’importante, per l’insegnante, è che la modalità didattica sia attiva in modo da consentire agli alunni ai quali viene proposta di consolidare l’apprendimento.
Per spiegare il concetto l’esperta ha usato un noto proverbio cinese, che recita: “Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco”.
Su questi argomenti il corso Progettare lezioni in Cooperative Learning, a cura di Claudia Matini, in programma dal 3 febbraio.
I docenti, soprattutto coloro che insegnano nella scuola secondaria di secondo grado, sono frustrati perché…
Si è svolto lo scorso 20 novembre al Ministero dell'Istruzione e del Merito l’incontro di…
In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, il Ministro dell’Istruzione…
Continuano in modo frenetico gli incontri tra organizzazioni sindacali firmatarie del CCNL 2019/2021 e i…
L'insegnante di sostegno che è stata aggredita da una schiera di trenta genitori inferociti è…
“Nella Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole, il mio pensiero commosso va alle vittime…