Adottare la metodologia didattica dell’apprendimento cooperativo comporta un vero e proprio ripensamento dell’approccio con il gruppo classe e del ruolo del docente, che diventa “facilitatore di apprendimento”: cosa significa? Come costruire progetti di cooperative learning? VAI AL CORSO
Come pianificare e gestire progetti per raggiungere obiettivi cooperativi? L’Apprendimento Cooperativo consiste in un insieme di pratiche educative mediante le quali gli allievi svolgono compiti e raggiungono i risultati scolastici lavorando cooperativamente.
I gruppi condividono uno scopo comune e si distribuiscono la responsabilità per completare il compito. I compiti sono costruiti in modo da non permettere che soltanto alcuni allievi dominino il gruppo o facciano tutto il lavoro. Vi è un insegnamento diretto di competenze sociali. In termini molto generali, il cooperative learning può essere definito come un tipo di apprendimento che si realizza attraverso la collaborazione con altri compagni di classe.
Bisogna però subito aggiungere che non ha alcuna relazione con il tradizionale apprendimento di gruppo e che, inoltre, non esclude situazioni o momenti di lavoro sia individuali che competitivi.
Questo approccio educativo non contempla solo una modalità di apprendimento diversa da quella individuale, ma anche un nuovo ruolo per l’insegnante che diventa facilitatore di apprendimento: costruire contesti cooperativi di apprendimento richiede l’acquisizione ed il potenziamento nell’insegnante di specifiche abilità (come ad esempio pensare per obiettivi, gestire le dinamiche dei gruppi, comunicare in modo chiaro) nonché un modo di pensare alla classe e all’apprendimento che ponga al centro l’allievo e che valorizzi i processi di co-costruzione della conoscenza e delle competenze individuali.
Su questi argomenti il corso Progettare lezioni in Cooperative Learning, a cura di Claudia Matini, in programma dal 3 febbraio.
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