L’apprendimento cooperativo è tra gli approcci didattici più efficaci anche nell’ottica di una didattica inclusiva, diversificata, personalizzata. Insomma, ogni gruppo può lavorare con obiettivi, tempi, risorse solo suoi. Ma come va organizzato il lavoro di gruppo in classe e quali strategie possono renderlo efficace? (VAI AL CORSO)
L’apprendimento cooperativo consiste in un insieme di pratiche educative mediante le quali gli allievi svolgono compiti e raggiungono i risultati scolastici lavorando cooperativamente. Un ruolo chiave assume in questo approccio didattico l’organizzazione degli spazi, che va progettata in forma di strutture laboratoriali, il che significa specificità degli arredi (vedi il caso delle sedute innovative), ricchezza di strumentazioni, varietà di materiali, in funzione di progetti e di idee creative e originali, nell’ambito di un processo di scambio continuo tra i ragazzi.
Tutto questo contribuisce a una corretta prossemica della classe: la disposizione dei banchi e degli alunni ai banchi, la distanza e la disposizione della cattedra, tutto contribuisce a rendere efficace o, al contrario, ostile e demotivante la didattica. Una classe agorà, insomma, consente una reale partecipazione al dialogo educativo di tutte le parti in causa.
I gruppi condividono uno scopo comune e si distribuiscono la responsabilità per completare il compito. I compiti sono costruiti in modo da non permettere che soltanto alcuni allievi dominino il gruppo o facciano tutto il lavoro. Vi è un insegnamento diretto di competenze sociali. In termini molto generali, il cooperative learning può essere definito come un tipo di apprendimento che si realizza attraverso la collaborazione con altri compagni di classe.
Bisogna però subito aggiungere che non ha alcuna relazione con il tradizionale apprendimento di gruppo e che, inoltre, non esclude situazioni o momenti di lavoro sia individuali che competitivi.
Sia che si tratti di una attività prettamente cooperativa, sia che si lavori nell’ambito di un momento competitivo, fondamentale è il ruolo dell’insegnante, che diventa facilitatore di apprendimento, costruendo contesti cooperativi di apprendimento o competitivi di confronto entro i quali gli alunni sono orientati al lavoro per obiettivi.
Il docente dovrà quindi adoperare e padroneggiare competenze di gestione dei gruppi, di comunicazione efficace, di valorizzazione dei processi di co-costruzione della conoscenza e delle competenze individuali.
L’approccio didattico dell’apprendimento cooperativo (cooperative learning) può includere momenti di lavoro competitivi?
Su questi argomenti il corso Lavoro di gruppo in classe: strategie e tecniche, in programma dal 14 gennaio, a cura di Claudia Matini.
Il corso propone una riflessione guidata sul lavoro di gruppo e la sperimentazione di molteplici tecniche applicative. Nella gestione della classe le difficoltà non mancano: l’insegnante più motivato si può scontrare con diseguaglianze di partecipazione e di rendimento in classe, se non con aperte opposizioni. Quali dinamiche scattano in classe? Perché alcuni alunni continuano a non partecipare? Come creare opportunità di apprendimento per tutti?
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