Didattica

Apprendimento multitasking tra smartphone e tablet

L’aggettivo multitasking si usa per indicare l’esecuzione di due o più compiti simultaneamente. Si tratta di un qualcosa di impensabile fino a qualche anno fa.

Oggi, invece, è diventato un fenomeno di massa favorito dalla velocità con cui si sono ormai diffusi i dispositivi tecnologici. Oggi, infatti, si parla spesso di media multitasking. Cosa vuol dire? Per media multitasking si intende lo svolgimento di due o più compiti, uno dei quali implica l’uso di un mezzo tecnologico.

L’uso del personal computer, ma anche dello smartphone, i tablet e via discorrendo, hanno reso le nostre comunicazioni istantanee. Molti aspetti della nostra vita quotidiana sono cambiati con essi. Va da sé, quindi, che anche il lavoro e l’apprendimento ne sono stati rapidamente conquistati.

Una prima possibile applicazione di tipo cognitivo, degli studi sul multitasking all’ambito didattico, consiste proprio nella riflessione sulla natura (qualità) dello stimolo. Si è visto, infatti, come nel processo esecutivo di controllo (Meyer, 1997, 1999), sia appunto la qualità dello stimolo a far scattare il “sistema di sorveglianza attenzionale” che è poi responsabile dell’attribuzione di priorità ad un input sull’altro.

Alcuni autori ritengono, ad esempio, che le procedure di multitasking siano migliorate dai videogiochi che avrebbero positivi effetti sulla mente potenziando la memoria, velocizzando l’attività logica e prevenendo il deterioramento cognitivo in età senile (Bialystok, 2006).

La sperimentazione di tale studio prevedeva che ad un gruppo di giocatori-esperti venisse chiesto di leggere la parola “azzurro” scritta con inchiostro verde: i nongiocatori sceglievano “l’impulso dominante” leggendo “Azzurro!” benché il colore fosse verde; i giocatori-esperti, invece, difficilmente venivano fuorviati.

Come tutte le cose, anche l’apprendimento multitasking può avere vantaggi e svantaggi. I dispositivi tecnologici come ausilio alla didattica (uno tra tutti, il PowerPoint) hanno senza dubbio effetti positivi tra gli studenti.

Migliorano la memoria, favoriscono la motivazione e l’impegno. Da un lato, però, l’uso di questi dispositivi apporta un calo dell’attenzione e permette, quindi, di distrarsi anche durante le ore di lezione.

 

Aldo Domenico Ficara

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