Alunni

Apprendimento permanente, presentata la proposta di un Piano di garanzia

“Parlare di apprendimento permanente vuol dire mettere al centro la persona, le sue capacità, le sue competenze, le sue inclinazioni, le sue ambizioni, i suoi sviluppi. Vuol dire metterla al centro delle nostre politiche e dei nostri interventi già a partire dal sistema di istruzione e formazione e continuare a farlo lungo tutto il corso della sua esistenza”.

A sottolinearlo è stata la Ministra Valeria Fedeli all’apertura del convegno organizzato dal MIUR sull’apprendimento permanente durante il quale sono state presentate le prime cinque azioni che il Ministero metterà in campo per intervenire ulteriormente sul fronte delle competenze della popolazione adulta.

Il Miur ha ricordato che secondo il Rapporto dell’Ocse “Strategia per le competenze” riguardante l’Italia, nel nostro Paese “più di 13 milioni di adulti hanno competenze di basso livello. Gli adulti che hanno competenze di basso livello in Italia sono, in gran parte, lavoratori più anziani e immigrati e sono concentrati nelle imprese più piccole, in settori meno progrediti e nelle regioni meno sviluppate. Il 39% di chi ha un’età compresa tra 25-65 anni possiede un livello basso di competenze, sia di lettura sia matematiche, ma solo il 14% partecipa alla formazione per gli adulti; il terzultimo risultato registrato nella Survey PIAAC”.

Visti questi dati, è necessario intervenire il prima possibile. E per farlo è stata lanciata la proposta di un Piano di garanzia delle competenze della popolazione adulta, a partire da cinque proposte elaborate dal Ministero:

  1. Favorire e sostenere la partecipazione dei CPIA alla costruzione e al funzionamento delle reti territoriali per l’apprendimento permanente.
  2. Favorire e sostenere – in coerenza con quanto previsto da “Agenda 2030” e dalla “Nuova Agenda europea delle competenze” – l’attivazione di “Percorsi di Garanzia delle Competenze” destinati alla popolazione adulta in età lavorativa  finalizzati all’acquisizione delle competenze di base (matematiche, alfabetiche, linguistiche e digitali), trasversali (capacità di lavorare in gruppo, pensiero creativo, imprenditorialità, pensiero critico, capacità di risolvere i problemi o di imparare ad apprendere e alfabetizzazione finanziaria).
  3. Potenziare e consolidare i Centri di ricerca, sperimentazione e sviluppo in  materia di istruzione degli adulti, già attivati.
  4. Favorire e sostenere la piena applicazione ai percorsi di istruzione degli adulti di strumenti di flessibilità e in particolare della “fruizione a distanza”.
  5. Favorire e sostenere l’attivazione di “Percorsi di Istruzione Integrati” finalizzati a far conseguire, anche in apprendistato, una qualifica e/o un diploma professionale nella prospettiva di consentire il proseguimento della formazione nel livello terziario (universitario e non). L’obiettivo primario è l’attivazione entro il 2019, d’intesa con le Regioni, di una sperimentazione nazionale dei “Percorsi di Istruzione Integrati”.

Sulla formazione degli adulti già nel 2017 la Ministra Fedeli ha lanciato un bando, nell’ambito PON Scuola, da 20 milioni di euro.

Cresce intanto la quota di adulti iscritti ai CPIA: si è passati dai 182.863 dell’a.s. 2015/2016, ai 229.400 dell’anno successivo.

La strada è tracciata – ha chiuso la Ministra – ora occorre continuare ad agire in questa direzione. Un adeguato livello di istruzione degli adulti rappresenta un importante elemento per la realizzazione di società più inclusive, basate sulla conoscenza e che permettono maggiori opportunità di realizzazione alle loro cittadine e ai loro cittadini. Con questo avviso abbiamo voluto promuovere progetti in rete per innalzare il livello di formazione degli adulti in un’ottica di apprendimento permanente. Oggi abbiamo un’ulteriore occasione di definizione di intervento. Sono sicura che sapremo renderla operativa e determinante grazie alla collaborazione e ai suggerimenti di tutti. È una sfida importante per le nostre individualità e per la crescita dell’intero Paese”.

Sul canale Youtube del Miur sono disponibili i video della giornata.

Lara La Gatta

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