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Apprendistato, il Turrisi Colonna in prima fila nei rapporti scuola-azienda [VIDEO]

La collaborazione tra scuola e azienda è una realtà sempre più consolidata anche al Sud. Il valore del rapporto con la scuola è confermato dalle imprese, che dicono di considerare la partnership con le scuole un elemento qualificante e centrale della più ampia strategia di sostenibilità.

All’interno di questa cornice socio-economica si inserisce il liceo Turrisi Colonna di Catania, al centro da più di 100 anni del sistema educativo catanese.

Il Turrisi Colonna è tra le pochissime scuole ad essere inserite nel programma di apprendistato di primo livello, in particolare nel catalogo dell’offerta formativa in apprendistato: “Lo scopo che ci siamo prefissati di raggiungere con il nostro liceo è quello di superare la principale critica che viene mossa alla scuola, cioè lo iato esistente tra scuola e azienda”, afferma il preside del liceo, Emanuele Rapisarda, che aggiunge: “Accorciare le distanze, pertanto, tra scuola e azienda, aiutare i ragazzi ad inserirsi nel tessuto produttivo locale. Attraverso l’apprendistato vogliamo dare delle competenze trasversali ai nostri studenti per essere così più pronti nell’accesso all’università. La scuola non può più concepirsi nel modo tradizionale, come trasmissione di contenuti, di sapere. Le competenze di saper fare devono essere attenzionate. Con l’apprendistato si permette di curvare le competenze verso le reali esigenze delle aziende operanti sul territorio”.

Sono già tanti gli accordi esistenti con le aziende partner, come Decathlon, Romano Palace, Diplomatici, Wedding Sicily, Tree srls e ItalSpazio: “Grandi aziende operanti sul territorio di cui noi siamo molto orgogliosi”, afferma Antonio Caponnetto, docente referente del progetto: “Le imprese così hanno la possibilità di conoscere, a costo zero, potenziali talenti. Gli studenti, a partire dal quarto anno, potrebbe essere già assunti, con contratto di apprendistato dalle aziende. Lo studente, comunque, anche in presenza di contratto deve comunque diplomarsi e da quel momento scattano misure tecniche per fare in modo che il giovane studente, anche se lavoratore, possa completare gli studi, condizione necessaria affinché il sistema duale possa definirsi davvero completo”.

Apprendistato di primo livello

Che cosa significa apprendistato di primo livello? Si tratta di una tipologia di contratto che consente ai giovani di frequentare un percorso di formazione professionale o istruzione per conseguire un titolo di studio e contemporaneamente di essere assunti come apprendisti, anticipando l’ingresso nel mondo del lavoro. Possono essere assunti giovani di età compresa tra i 15 e i 25 anni che a seconda del titolo di studio possono accedere ai diversi percorsi in apprendistato.

Gli istituti scolastici, attraverso il buono apprendistato, potranno ricevere un contributo economico, del valore massimo di 10 mila euro, utile sia al sostenimento dei costi di trasporto, vitto e alloggio degli allievi sia ai servizi di formazione esterna, tutoraggio formativo e accompagnamento al lavoro.

Rientrano fra questi, le attività di scouting e matching delle opportunità occupazionali, propedeutiche all’attivazione del contratto di apprendistato, le attività di affiancamento all’apprendista e tutto ciò che riguarda le attività didattiche.

Al tutor aziendale, invece, per ciascun apprendista sarà corrisposto un contributo economico fino ad un massimo di 3 mila euro

Cosa succede in Sicilia

I percorsi di Istruzione e Formazione professionale (IeFP) contano 4.326 iscritti tra il 2016-17, circa il 17% dell’utenza nazionale, dato secondo solo alla Lombardia che ne mantiene il 48%. Inoltre, tra il mese di luglio 2018 e il 31 marzo 2019 sono stati stipulati oltre 440 contratti di apprendistato di primo livello, portando in impresa moltissimi giovani siciliani, soprattutto nel settore alberghiero e della ristorazione (24%), e manifatturiero (17%). In particolare, la provincia con il maggior numero di apprendisti è stata quella di Palermo, con il 56%, segue la provincia di Catania (17%), di Caltanissetta (14%) ed infine Enna che influisce per l’8%.

Andrea Carlino

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