Categorie: Generico

Approvata alla Camera la riforma sui cicli

Con la riforma sui cicli  il nostro sistema educativo si dividerà in: scuola dell’infanzia, scuola di base e scuola secondaria.
Una riforma, quella approvata dal Parlamento, che rivolterà sin dalle sue radici, tutto il sistema scolastico sino ad oggi adottato. E’, infatti, da settantacinque anni, cioè dalla riforma Gentile, che non vi erano stati mutamenti consistenti nel sistema scolastico italiano. Con la nuova riforma, i bambini continueranno ad andare a scuola sempre a sei anni ma ad un ciclo unico (primario) della durata di 7 anni, che comprenderà le corrispondenti elementari e medie.
Come si può notare, facendo i conti manca un anno all’appello, se consideriamo che le attuali elementari e medie sommano un numero di anni pari a 8. Le rappresentanze sindacali hanno già lanciato il loro SOS annunciando che, con l’approvazione della riforma, un ottavo del personale docente potrebbe andare in sovrannumero. Secondo il sindacato "Gilda" degli insegnanti: "la maggioranza è stata indifferente – ha dichiarato in un comunicato stampa – ai gravissimi problemi che la riforma comporterà per tutti gli insegnanti dell’odierna scuola elementare e media". "Non è chiaro – recita ancora il comunicato – quale collocazione professionale andranno a ricoprire questi insegnanti".
La riforma prevede anche il biennio obbligatorio alle superiori, in cui sono programmati percorsi individuali per il passaggio da un indirizzo ad un altro, fattore questo, che richiederà nuove figure professionali. Il ciclo secondario avrà la durata di 5 anni cosicché i giovani concluderanno le superiori a 18 anni anziché a 19. Il testo della riforma è stato dibattuto per ben due anni dalla Commissione prima di essere presentato in Parlamento.  Fra le tante novità della riforma anche il cambio del termine "scuole superiori" con quello di "licei", che saranno 5, divisi in aree: umanistica, scientifica, tecnica e tecnologica, artistica e musicale. "Punteremo sulle elementari – ha dichiarato soddisfatto il Ministro Luigi Berlinguer – perché rappresentano il nostro fiore all’occhiello". La riforma, una volta approvata al Senato, avrà un’applicazione graduale e non inizierà prima dell’anno scolastico 2000/2001.
La parola passa ora al Senato: la Commissione Istruzione ha iniziato l’esame del disegno di legge martedì 28 settembre alle ore 15.

Per visionare il testo del disegno di legge 4216 del 23 settembre 1999 sul riordino dei cicli scolastici clicca sul link

Alfio Patti

Articoli recenti

Concorso PNRR 2024, la riserva del 30% dei posti è indipendente dalla modalità di accesso. Ecco con quali requisiti si entra in questa riserva.

Una domanda arrivata alla nostra redazione, ci impone di fare un chiarimento importante sul 30%…

23/12/2024

Giorgia Meloni in Lituania, il siparietto: “Cito spesso ‘Il Signore degli Anelli’ ma non è l’unico libro che ho letto, giuro”

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni in questi giorni è andata in Lituania a visitare…

23/12/2024

Sicilia Express, 29 euro anziché 200 per tornare casa per Natale. Un precario: l’ho saputo grazie ad un influencer

Come abbiamo scritto, è partito il 21 dicembre scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova…

23/12/2024

Susanna Tamaro: “C’è da fare un bel lavoro nelle scuole. Bisogna tornare all’alfabetizzazione, scrivere a mano”

La scrittrice Susanna Tamaro è tornata a parlare della sua battaglia contro l'uso troppo pervasivo…

23/12/2024

Piattaforma concorsi e procedure selettive, si utilizza per presentare le domande per i concorsi scuola: come accedere e quali istanze sono aperte

In questo scorcio di fine anno sono diverse le procedure concorsuali e selettive riguardanti il…

23/12/2024

Roberto Colletti, docente nella scuola secondaria 21 anni: “Tanti mi scambiano per un allievo” – INTERVISTA

Secondo una ricerca recente di Forum PA, la crescita culturale degli otto milioni di studenti…

23/12/2024