Nella giornata odierna 29 dicembre 2022 il Senato della Repubblica ha approvato, con 107 voti a favore, 76 contrari e un solo astenuto, il disegno di legge, d’iniziativa del governo, avente per oggetto il Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023/2025. Il suddetto disegno di legge si occupa, per il mondo della scuola, del potenziamento delle discipline STEM dal comma 548 al 554.
Alfine di sviluppare e rafforzare le competenze nelle discipline STEM e digitali e favorire l’accesso ai percorsi d’istruzione e formazione terziaria, la legge finanziaria autorizza il Ministro dell’Istruzione e del Merito a:
• promuove iniziative di integrazione di attività, metodologie e contenuti;
• modificare la formazione dei docenti;
• definire le linee guida volte a rafforzare le competenze nei curricoli della scuola del primo ciclo;
• favorire nel sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni un primo approccio ai sistemi simbolico – culturali;
• informare, sensibilizzare e formare le famiglie;
• promuovere iniziative, anche extrascolastiche;
• stipulare protocolli d’intesa con le regioni per il riconoscimento di borse di studio;
• favorire la creazione di reti di scuole e di alleanze educative;
• promuovere l’acquisizione di competenze agli iscritti ai corsi per adulti.
Nell’intento di potenziare le competenze nelle discipline STEM (scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche) degli alunni, la normativa ha pensato bene di modificare il sistema di formazione dei docenti della scuola secondaria, introducendo specifiche iniziative formative dedicate alle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche (STEM), e alle competenze digitali e alle metodologie didattiche innovative.
Il 30 giugno del 2023 rappresenta la data entro la quale il Ministro dell’Istruzione e del Merito deve definire le linee guida per l’introduzione nel PTOF della scuola dell’infanzia e del primo ciclo e delle azioni volte a rafforzare i curricoli nelle competenze matematico-scientifico-tecnologiche e digitali, anche attraverso metodologie didattiche innovative.
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito, al fine di
• favorire nel sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni un primo approccio ai sistemi simbolico – culturali relativi al mondo naturale e artificiale,
• potenziare nel sistema di istruzione e formazione l‘apprendimento delle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche (STEM),
• favorire l’accesso ai percorsi di istruzione e formazione terziaria in tali discipline, sostenendo l’eguaglianza tra i sessi, promuove specifiche iniziative di integrazione di attività, metodologie e contenuti, volti a sviluppare e rafforzare le competenze nelle discipline STEM, digitali e di innovazione.
La norma prevede che il Ministro promuova delle azioni volte a informare, sensibilizzare e formare le famiglie, per incoraggiare la partecipazione ai percorsi di studio nelle discipline STEM, principalmente delle alunne e delle studentesse, superando gli stereotipi di genere.
La norma prevede inoltre la possibilità di avviare iniziative, anche extrascolastiche, per gli alunni della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado volte a stimolare l’apprendimento delle discipline STEM e digitali
E’ prevista la possibilità di stipulare protocolli d’intesa con le regioni per il riconoscimento di borse di studio per gli studenti che decidono di intraprendere percorsi di studio e formazione nelle discipline STEM e nel campo del digitale
Oltre a quanto affermato sopra è data la possibilità di creare reti di scuole e di alleanze educative per la sviluppo dello studio delle discipline STEM e delle competenze digitali e per lo sviluppo di una didattica innovativa anche mediante la condivisione di buone pratiche,
Possono essere incoraggiate iniziative all’interno dei percorsi di istruzione per gli adulti, alfine di promuovere l’acquisizione di competenze nelle discipline STEM e digitali e agevolarne il reinserimento nel mercato del lavoro, anche attraverso il ricorso a metodologie didattiche innovative.
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