Dopo essere stato approvato il 10 novembre scorso dalla Commissione Cultura della Camera in sede legislativa, il disegno di legge, che prevede la riforma delle Accademie di belle arti, dell’Accademia nazionale di danza, dell’Accademia nazionale di arte drammatica, degli Istituti Superiori per le industrie artistiche, dei Conservatori di musica e degli Istituti musicali pareggiati, è stato approvato definitivamente dal Senato nel pomeriggio di giovedì 2 dicembre.
Il D.d.L. costituisce il comparto autonomo dell’alta formazione e specializzazione artistica e musicale con il quale, secondo il sottosegretario all’Università, Luciano Guerzoni, "si completa il ridisegno dell’intero nostro sistema di istruzione post-secondaria o terziaria. Si pone così fine allo stato di abbandono in cui Accademie e Conservatori sono stati tenuti per decenni. Vengono poste finalmente le premesse per la qualificazione di un settore culturalmente strategico, portando la formazione artistica e musicale italiana ai livelli della nostra migliore tradizione e degli altri Paesi europei".
Il nuovo sistema dell’istruzione terziaria si articolerà in tre comparti pienamente autonomi, ma integrati tra loro: il comparto della formazione universitaria; quello dell’alta formazione artistica e musicale; e quello della formazione tecnica superiore integrata.
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